Festa Repubblica, Gd: momento storico per crescita del paese

Festa Repubblica, Gd: momento storico per crescita del paese

Il 2 Giugno i Giovani Democratici ricordano la nascita della Repubblica dalla Resistenza antifascista.
Un momento storico che ha segnato la svolta per la crescita del nostro Paese. La sconfitta del fascismo, l’addio alla monarchia con l’avvento della Repubblica e al contempo l’abbandono dello statuto Albertino sostituito dalla Costituzione Italiana, devono rivivere ancora oggi pieni del loro significato.
Rilanciare l’attenzione su quelle “parole” che hanno tracciato la strada per la crescita della democrazia e che ancora sono centralità nel dibattito pubblico deve essere priorità di tutte le classi dirigenti. Parole come Libertà ed Uguaglianza, Autonomia e Decentramento, Sviluppo ed Ambiente, Libertà e Ricerca delineano i principi fondamentali della nostra carta costituzionale e rappresentano, ancora oggi, il fulcro centrale del dibattito politico.
“A tal proposito, non possiamo non rimarcare le mancanze e le responsabilità di cui questo Governo si sta facendo carico.” – afferma Giuseppe Mercurio Segretario provinciale GD – “Non possiamo non denunciare, ancora una volta, quanto l’operato legislativo di questo centrodestra sia sempre più privo di fondamenta, volga sempre più a salvaguardare caste ristrette della società, sia totalmente scollegato da quelle che sono le necessità del nostro Paese e metta sempre in discussione la Costituzione stessa.
L’ultima manovra finanziaria approvata dal Consiglio dei Ministri, che ancora una volta penalizza i deboli, la cultura e lo sviluppo, è la prova tangibile di quanto finora affermato”.
In merito, sottolineando come la Costituzione sia il fondamento stesso della Repubblica, auspichiamo che la proposta di legge di Onida e Zagrebelsky, che istituisce il 2 giugno come “Festa della Repubblica e della Costituzione” si trasformi presto in realtà.
Ci piacerebbe, infine, far nostre le parole del Presidente Napolitano e lanciare un appello ai gruppi dirigenti tutti e agli amministratori delle varie realtà territoriali, affinché possano, tramite il loro operato, sopperire alle mancanze del Governo ed assicurare la piena rispondenza dell’azione amministrativa all’interesse generale.

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