Cometa 2009, ottimi risultati per la manifestazione

Cometa 2009, ottimi risultati per la manifestazione
Il fascino del Barocco ammalia l’Irpinia. Si è concluso con ottimi risultati il progetto Cometa 2009 redatto dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura della Provincia di Avellino. La manifestazione ha trasformato la festa religiosa del Natale, carica di significati e profondamente sentita, in un ap…

Cometa 2009, ottimi risultati per la manifestazione

Il fascino del Barocco ammalia l’Irpinia. Si è concluso con ottimi risultati il progetto Cometa 2009 redatto dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura della Provincia di Avellino. La manifestazione ha trasformato la festa religiosa del Natale, carica di significati e profondamente sentita, in un appuntamento fatto di eventi, spettacoli, mostre. A fare da cornice i suggestivi luoghi di cui la nostra provincia è ricca, dando così la possibilità ai fruitori di scoprirne le bellezze e le preziosità artistiche ed ambientali. Sono stati infatti coinvolti oltre settanta Comuni del territorio provinciale con l’intento di creare un percorso all’interno delle nostre tradizioni culturali ed artistiche puntando alla valorizzazione del patrimonio, scoprendo e spettacolarizzando aspetti artistici, culturali, legati alle nostre tradizioni che sono l’immagine più vera e profonda del tessuto urbano. Per rendere maggiormente festoso l’evento sono stati programmati spettacoli musicali con canti e musiche popolari della tradizione locale, “dando spazio soprattutto ad artisti irpini”, come più volte sottolineato dall’Assessore al Turismo Raffaele Lanni – “ per far emergere le intelligenze locali che hanno proposto una sorta di percorso intorno al Natale nel Barocco Italiano indirizzato alla riscoperta di brani inediti o poco conosciuti di compositori Napoletani dei secoli XVII e XVIII, accompagnati dall’uso di strumenti tipici dell’area partenopea, come mandolino, mandolone, mandoloncello, colascione, chitarra barocca. Merita la citazione il gran concerto di fine anno che ha visto all’opera al Teatro Carlo Gesualdo, davanti ad una cornice di pubblico numerosissima, un’orchestra made in Irpinia sotto la direzione del maestro Claudio Ciampa che si è avvalsa della collaborazione del coro di voci bianche e coro giovanile dell’Istituzione Teatro Carlo Gesualdo del maestro Cinzia Camillo”. Ma Cometa, così come concepito dal dirigente del settore e coordinatore artistico del progetto Ingegnere Raffaele Della Fera in stretta collaborazione con il Rup Renato Prestinenzi e al gruppo di lavoro Giuseppe Ilario, Mariagiovanna Lombardi, Barbara Grieco, Antonella Ieppariello, Guido Coletta ha esaltato soprattutto l’arte presepiale con una mostra di assoluto prestigio come quella al Carcere Borbonico dove all’interno delle sale sono stati esposti non solo i presepi di varie regioni italiane e da ogni parte del mondo, ma anche pezzi preziosi come la monumentale scarabattola napoletana del ‘700, interamente originale con scenografia che lo scorso anno fu esposta alla Reggia di Caserta, un gruppo presepiale siciliano dei primi del ‘700 in tela e colla, anch’esso molto raro, e attribuibile forse ad uno dei grandi maestri della scuola trapanese e la riproduzione di un pastore sardo, oltre ai caratteristici presepi viventi che hanno animato i vicoli e le strade di molti comuni irpini. “Il Carcere Borbonico, cuore della città, anima della provincia, centro propulsivo, si conferma grande attrattore culturale capace di ospitare eventi, mostre, laboratori – annuncia l’assessore alla Cultura Giuseppe del Mastro- In particolare, il progetto ha svolto un ruolo fondamentale per il tessuto locale, riuscendo ad essere apprezzato a livello nazionale e internazionale con la mostra di presepi irpini presso l’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia”.

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