Carpentieri: “1 Maggio contro la violenza disciplinare”

AVELLINO – “L’art.571 del codice penale stabilisce : “ chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità,o a lui affidata per ragioni di educazione,istruzione,cura,vigilanza o custodia,ovvero per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi. Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene stabilite ne…

AVELLINO – “L’art.571 del codice penale stabilisce : “ chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità,o a lui affidata per ragioni di educazione,istruzione,cura,vigilanza o custodia,ovvero per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi. Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene stabilite negli articoli 582 e 583, ridotte di un terzo; se ne deriva la morte, si applica la reclusione da tre ad otto anni”. La prepotenza individuale, dice Vincenzo Manzini nel trattato di diritto penale italiano per i tipi della UTET,che nella vita sociale è normalmente tenuta a freno dal timore di un’energica reazione privata e dall’intervento dell’Autorità di polizia,nella cerchia familiare, ed in altri rapporti affini come sul lavoro,ha facilità di trovare,invece, libero campo nel suo odioso e vile esercizio. La dove l’Autorità pubblica di regola non può penetrare, in quei rapporti in cui affetti,interessi, preoccupazioni consigliano ai buoni la sopportazione, i tristi possono invece sfogare la loro malvagità il più delle volte senza timore di reazioni e di reclami,favoriti dalla segretezza dell’ambiente e dalla soggezione delle vittime. La riprovazione della violenza, quale mezzo di educazione, è ormai universale nelle nazioni civili eppure nel segreto delle famiglie e dei rapporti di lavoro la violenza esiste e continua, essa irrita, deprime anziché correggere e aiutare. Nei rapporti disciplinari lavorativi la norma dell’art.571 agisce dopo il completamento della fase dei ricorsi amministrativi,infatti , di solito ,ha carattere supplementare, perché può trovare luogo solo quando non risulti applicabile un’altra norma punitiva del codice stesso o di una legge speciale, quindi nel caso degli Autoferrotranvieri dopo la conclusione delle fasi disciplinare ex allegato A. RD 148/1931. Non è dubbio, dice sempre Manzini , che all’imprenditore ed a chi lo rappresenta spetta autorità disciplinare sugli operai, commessi,impiegati, ecc…., tanto è vero che sono consentiti e usuali i mezzi di disciplina correttiva. Ma se la fase procedurale si conclude favorevolmente al lavoratore può essere attivato l’art.571 c.p. quando ci sia stato il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente. Il delitto di cui all’art. 571 è imputabile solo a titolo di dolo , esso consiste nella volontà cosciente e libera e nell’intenzione di commettere il fatto, dal quale l’evento pericoloso o dannoso, al fine esclusivo di esercitare la legittimità potestà disciplinare. Quindi quando c’è una difesa dopo una contestazione e l’imprenditore insiste nel provvedimento disciplinare c’è il dolo . Se pertanto risulta che il fatto fu commesso, come succede, a sfogo di rancore, di malanimo o di dispetto, di innata brutalità, di nervosità è chiara la volontà e quindi il dolo. Il delitto represso con l’art. 571 del codice penale è sempre perseguibile d’ufficio , il che si spiega considerando lo stato di soggezione in cui si trova il soggetto passivo in rapporto all’autore del delitto,quindi il lavoratore dipendente potrà agire anche dopo il pensionamento. Per quanto riguarda il mio parere capisco e studio la legge e la giurisprudenza italica ma affermo che è importante andare avanti senza farsi influenzare dal passato e chiedere Giustizia”. Il Segretario provinciale dell’UGL Autoferrotranvieri di Avellino, Antonio Carpentieri, con questo articolo porge un affettuoso saluto a tutti i partecipanti alla manifestazione del 1 maggio 2015 alla città della scienza a Bagnoli di Napoli ed augura alla squadra dell’UGL Autoferrotranvieri di Avellino buon lavoro.

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