“Bollette salatissime quelle in distribuzione ai consumatori di Avellino e provincia dall’Alto Calore Servizi a causa del nuovo sistema tariffario applicato dalla società irpina e che vede, ancora una volta, penalizzate le famiglie a basso reddito. Dopo una discutibile e già contestata richiesta di deposito cauzionale di 45 €, ecco in arrivo bollette molto alte in applicazione delle norme sulle fasce di consumo il cui sistema, tuttavia, costringe inevitabilmente le famiglie rientranti nella… |
“Bollette salatissime quelle in distribuzione ai consumatori di Avellino e provincia dall’Alto Calore Servizi a causa del nuovo sistema tariffario applicato dalla società irpina e che vede, ancora una volta, penalizzate le famiglie a basso reddito. Dopo una discutibile e già contestata richiesta di deposito cauzionale di 45 €, ecco in arrivo bollette molto alte in applicazione delle norme sulle fasce di consumo il cui sistema, tuttavia, costringe inevitabilmente le famiglie rientranti nella fascia agevolata o quella base a sforare nella successiva e più costosa fascia di riferimento.
Infatti, per l’utenza domestica, a causa del ridotto consumo attribuito alle suindicate fasce, è quasi automatica l’eccedenza ed il relativo addebito di bollette più onerose anche in presenza di consumi normali. Sarebbe auspicabile, dunque, un aumento fino a 92 mc per la fascia agevolata (consumi minimi vitali) e 184 mc per la fascia base, oltre ad una riduzione della quota fissa attualmente stabilita in € 4,00.
Se, dunque, il nuovo sistema tariffario rappresenta una spada di Damocle sui consumatori delle fasce più deboli, l’Adiconsum di Avellino ritiene che sia giunto il momento o di prevedere fasce dai consumi più alte per tali categorie o di ripristinare il vecchio ma quanto mai equo sistema di tariffazione che meglio intercettava le esigenze e le difficoltà dei cittadini”. Lo afferma in una nota la Responsabile Adiconsum Cisl Avellino, Laura Vassallo.