Accorpamenti scuole, Tenneriello: “No a scelte contro regolamento”

Prata P.U. – Prosegue la battaglia dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaetano Tenneriello, contro la bozza del piano di dimensionamento scolastico approvata dalla giunta provinciale. Stamane il primo cittadino ha tenuto un incontro informale con l’assessore alla pubblica istruzione, Girolamo Giaquinto, che ha precisato di volersi fare carico delle istanze dell’amministrazione di Prata in modo da far valere quanto previsto dalle circolari dell’Usr della Campania. Cosa che di fatto non è stata attuata per quanto riguarda la vicenda degli istituti comprensivi di Prata P.U. e Pratola Serra. Ricordiamo, che tale bozza, approvata lo scorso 26 gennaio in giunta provinciale, mira a soddisfare le richieste dell’assessore regionale al ramo, di accorpamento di alcuni istituti comprensivi, avendo come priorità nell’elaborazione del piano, l’obiettivo di salvaguardare le dirigenze titolari in luogo delle reggenze. Detto questo, il sindaco Tenneriello ha avviato una querelle contro la Provincia in quanto nella bozza l’istituto comprensivo di Prata P.U. verrebbe accorpato a Pratola Serra. Ma è l’istituto di Prata ad avere titolarità mentre quello di Pratola è in reggenza. Quindi la giunta provinciale avrebbe dovuto accorpare Pratola a Prata e non viceversa nell’eventualità. “Siamo soddisfatti – precisa il sindaco – che l’assessore provinciale ci ha ricevuto ascoltando le nostre istanze, ampiamente supportate dai documenti. E siamo ancora più soddisfatti del fatto che ci ha garantito di risolvere quanto prima questa vicenda, dandone poi dovuta rilevanza anche sui mezzi di comunicazione con rettifica degli atti e relativa smentita. Ma io, essendo un rappresentante di una comunità, ho la responsabilità di tutelare i diritti dei miei cittadini. E, non dubitando assolutamente della buona fede dell’assessore Giaquinto, ho già contattato un legale ed ho fatto richiesta di accesso a tutti gli atti, informandone sia la Prefettura che la Procura della Repubblica. Questo perché secondo voci di corridoio si è venuto a conoscenza che tali iniziative sono state attuate dando un peso ad interessi campanilistici e di appartenenze politiche e non seguendo quanto previsto dai regolamenti. Cosa che, se fosse vera, non potrei in alcun modo subirla passivamente. Perché non è tollerabile che bisogna avere degli “angeli custodi” per la tutela dei diritti della propria comunità. Per questo mi auguro che sia stato solo un semplice errore e che venga risolto quanto prima da chi lo ha commesso. Altrimenti andremo dall’assessore regionale Caterina Miraglia, a cui spetta, di concerto con l’ufficio scolastico regionale, l’ultima parola in materia. Questo oltre la strada che passa per le vie legali”.

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