A Grottaminarda si parla di frane e terremoti: Irpinia al vaglio

A Grottaminarda si parla di frane e terremoti: Irpinia al vaglio

Un meeting giunto alla sua quinta edizione e promosso dal “Geology et information Group”, sezione della Società geologia italiana, quello che si terrà presso la sede “Irpinia” dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Grottaminarda, in contrada Ciavalone, che lo ha promosso per ampliare gli orizzonti della ricerca in occasione del trentennale del terremoto del 23 novembre 1980. Ricco il programma: si comincia con una ricerca del Centro Nazionale Terremoti per po spaziare ai rischi naturali e difesa del territorio. Nella sessione di mercoledì pomeriggio si affronterà anche un tema che riguarda il territorio irpino: “Valutazione preliminare della pericolosità fluviale indotta da variazioni morfologiche del Fiume Calore”. La provincia di Avellino costituirà elemento di studio anche per l'”Analisi geografica degli aspetti socio-economici e demografici delle aree colpite dal terremoto dell’80”. Seguirà la sessione su “Analisi geomorfologica e franosità” dove si parlerà dell’utilizzo di apparecchiature per l’individuazione di fenomeni deformativi su aree a rilevanza infrastrutturale strategica, dei dati da telerilevamento nel monitoraggio nei fenomeni franosi in Campania e anche di tecniche di localizzazione di siti idonei allo smaltimento. Altri temi che toccheranno da vicino sono quello su “Geomorfometria e sistemi informativi geografici per la quantificazione degli effetti erosivi nel Bacino dei Fiumi Ufita e Miscano” ed “Evidenze di Evoluzione recente del Fiume Calore tra le confluenze dei fiumi Tammaro e Sabato” nonchè gli studi sui bacini dell’Appennino: Fortore, Miscano, Ufita e torrente Calaggio. Al termine della tre giorni, un gruppo di studiosi farà un’escursione a Montaguto per analizzare il movimento della ormai celebre frana.

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