23 novembre 1980: la grande tragedia, per non dimenticare

Trentadue anni fa la grande tragedia. Erano le 19.34 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa di terremoto della durata di circa 90 secondi con un ipocentro di circa 30 chilometri di profondità colpì un’area di 17mila chilometri quadrati che si estendeva dall’Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza. Caratterizzato da una magnitudo del momento sismico di circa 6,9 e del decimo grado della scala Mercalli, l’epicentro si registrò tra i comuni d…

Trentadue anni fa la grande tragedia. Erano le 19.34 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa di terremoto della durata di circa 90 secondi con un ipocentro di circa 30 chilometri di profondità colpì un’area di 17mila chilometri quadrati che si estendeva dall’Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza. Caratterizzato da una magnitudo del momento sismico di circa 6,9 e del decimo grado della scala Mercalli, l’epicentro si registrò tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza, e Conza della Campania. Il sisma causò circa 280mila sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Al di là del patrimonio edilizio, già fatiscente a causa dei terremoti del 1930 e 1962, un altro elemento che aggravò gli effetti della scossa fu il ritardo dei soccorsi. I motivi principali furono due: la difficoltà di accesso dei mezzi di soccorso nelle zone dell’entroterra, dovuta al cattivo stato della maggior parte delle infrastrutture, e la mancanza di un’organizzazione come la Protezione Civile che fosse capace di coordinare risorse e mezzi in maniera tempestiva e ottimale. Il primo a far presente questa grave mancanza fu il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il 25 novembre, nonostante il parere contrario del presidente del Consiglio Forlani e altri ministri e consiglieri, Pertini si recò in elicottero sui luoghi della tragedia, dove lo aspettava l’allora Ministro degli Esteri, il potentino Emilio Colombo. Di ritorno dall’Irpinia, in un discorso in tv rivolto agli italiani, l’allora Capo dello Stato denunciò con forza il ritardo e le inadempienze dei soccorsi, che sarebbero arrivati in tutte le zone colpite solo dopo cinque giorni. Le dure parole del presidente della Repubblica causarono l’immediata rimozione del prefetto di Avellino Attilio Lobefalo, e le dimissioni (in seguito respinte) del Ministro dell’Interno Virginio Rognoni.

Tra i tanti contributi audio e video che si trovano in rete sul tragico sisma del 23 novembre 1980 ne abbiamo selezionato per voi due: il primo riguarda la registarzione audio del terremoto mentre il secondo l’intervento del presidente Pertini ripreso dai telegiornali dell’epoca.

http://www.youtube.com/watch?v=BOPcFUZLb8g
http://www.youtube.com/watch?v=jyRPiIl9V8I

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