Zuccatelli lascia: getta la spugna per la seconda volta

NAPOLI – Giuseppe Zuccatelli, il subcommissario alla sanità della Regione Campania, estensore e fermo sostenitore del Piano ospedaliero che con i suoi tagli ha scatenato le forti proteste in Alta Itpinia degli ultimi mesi, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. Lo ha reso noto lo stesso Zuccatelli con una nota diffusa alla stampa dove precisa le sue motivazioni. “Per motivi strettamente familiari – dice – anche se con grande dispiacere, mi vedo costretto a rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di subcommissario alla sanità della Regione Campania. Affido pertanto a questa nota stampa alcune considerazioni per evitare che la mia decisione, dettata, ribadisco, unicamente da motivi personali e familiari, possa essere in qualche modo travisata, contribuendo ad alimentare possibili strumentalizzazioni o ‘leggende metropolitane’ che, veramente, sono prive di fondamento».
Mi preme sottolineare – continua Zuccatelli – che l’esperienza campana è per me stata straordinaria. Non ho intenzione di fare il verso al film “Benvenuti al Sud” ma non posso esimermi dal sottolineare come il mio lavoro in questa regione mi ha consegnato una realtà lontana anni luce da stereotipi vecchi e, purtroppo, duri a morire. Ho avuto modo di incontrare, infatti, sia nell’ambito pubblico, sia in quello privato, persone competenti e motivate. Ho incontrato, insomma, le energie giuste. Quelle che mi hanno consentito di avviare un’azione di risanamento che, certamente, va completata ma della quale già sia cominciano ad avvertire i benefici. Va da sè – osserva – che il percorso virtuoso deve continuare per consentire alla Campania di uscire per sempre dal tunnel. Non sono ancora state superate, infatti, le motivazioni che hanno spinto il governo centrale a commissariare la sanità campana. Permangono ancora, pertanto, gravi difficoltà economiche-gestionali per superare le quali sarà necessario continuare nella politica di rigore e di sacrifici. La collaborazione con il presidente Caldoro, seppur non priva di incontri dialettici, anche vivaci, si è sviluppata su toni di grande correttezza e nella massima lealtà. Ne è nato un rapporto di cordialità e di stima che è andato al di là della necessità istituzionale a collaborare. Voglio, infine – si conclude la nota di Zuccatelli – ringraziare i ministeri per la fiducia che mi hanno accordato assegnandomi un incarico difficile e dal quale mi stacco non volentieri, anche perchè non è mia abitudine lasciare le cose a metà. Ancora un ringraziamento, più che doveroso, ai miei collaboratori: siete stati tutti bravi”.

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