Premio Sublimitas allo scrittore Aprile e al linguista De Blasi

Si va delineando a grandi falcate la rosa dei nomi dei candidati all’assegnazione del 16esimo Premio Sublimitas, alto riconoscimento internazionale alla carriera. Parterre de rois, come da tradizione, ed eccellenze di indiscusso spessore culturale e professionale. La lizza si è infatti arricchita nelle ultime ore di grandi nomi. Dopo il il cantautore-avvocato Gerardo Carmine Gargiulo, il sostituto Procuratore Antonio D’Onofrio, il questore di Avellino Luigi Botte, il giornalista Rai Pino Scacci…

Si va delineando a grandi falcate la rosa dei nomi dei candidati all’assegnazione del 16esimo Premio Sublimitas, alto riconoscimento internazionale alla carriera. Parterre de rois, come da tradizione, ed eccellenze di indiscusso spessore culturale e professionale. La lizza si è infatti arricchita nelle ultime ore di grandi nomi. Dopo il il cantautore-avvocato Gerardo Carmine Gargiulo, il sostituto Procuratore Antonio D’Onofrio, il questore di Avellino Luigi Botte, il giornalista Rai Pino Scaccia e il redattore sportivo del Tg3 Campania Gianfranco Coppola, il dottore Gaetano Bernardi, lo scrittore e meridionalista Pino Aprile, alla sedicesima edizione sarà premiato anche il prof Nicola de Blasi, docente di storia della lingua italiana alla ‘Federico II’ di Napoli e curatore delle Mnemoteche d’Irpinia, le case della memoria. Un nome eccellente degno di rappresentare la cultura in Irpinia e in Campania. Un altro grande colpo messo a segno dal vulcanico presidente della FIBES il prof. Peppino Colarusso. In passato hanno ricevuto il premio importanti personalità come Tony Santagata, Luca Abete, Monica Sarnelli, il compianto Mario da Vinci, la band storica di Pino Daniele, molti prefetti e questori, alcuni comandanti del comando provinciale dell’Arma dei carabinieri, e molti giornalisti di prestigio. Menzione speciale al giornalista di Montaguto Puntocom, Michele Pilla, al giornalista de Il Mattino, Nello Fontanella. L’evento sarà presentato in rispetto della tradizione dalla giornalista de Il Mattino Barbara Ciarcia e dall’inossidabile Antonio Parente.

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