Petizione Tares, nel weekend prosegue raccolta firme

AVELLINO – Prosegue la petizione popolare per la riduzione della Tares del Movimento Azione Sociale e dell’U.G.L. “Unione Generale del Lavoro” di Avellino. Si comunica che per l’intera giornata di sabato e domenica, quindici febbraio e sedici febbraio, in via Verdi verrà predisposto un gazebo per la raccolta delle firme. La petizione popolare rivolta al Sindaco di Avellino, alla Giunta e all’intero consiglio comunale di Avellino, si articola su tre punti:
1) revisione dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
2) ridefinizione delle tariffe delle utenze domestiche e non domestiche;
3) aumento del numero delle rate per le somme da versare.
“Si prende atto che la questione Tares viene affrontata in modo sommario e superficiale dall’Amministrazione Foti, che promette di ridurre il tributo in alcune zone e contrade della città, senza però esaminare il vero problema riguardante la gestione e lo smaltimento dei rifiuti”. E’ quanto afferma il presidente del Movinento Azione Sociale, Francesco Maria Capossela. “La mera riduzione della tariffa rappresenterebbe infatti un mero palliativo, un contentino per la cittadinanza beneficiaria di una ipotetica riduzione.
L’Amministrazione dovrebbe invece proporsi di analizzare seriamente la questione riguardante lo stato di abbandono e di completo isolamento di intere contrade cittadine, il cui servizio di raccolta risulta tuttora mortificante. Il problema quindi viene semplicemente rimandato, con buona pace degli avellinesi che dovranno continuare a tollerare un servizio non all’altezza e che non garantisce un minimo di pulizia e decoro della città. La nostra comunità non merita un servizio di raccolta poco efficiente e a macchia di leopardo in cui non vi è l’ombra di un sistema di riciclaggio, che avrebbe permesso quantomeno di ridurre i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti e di sfruttare le risorse naturali finite. Le tariffe così alte pongono inoltre seri problemi al commercio locale ormai asfittico ed in grave difficoltà. Tale stangata potrebbe infatti compromettere irrimediabilmente la sorte di tanti esercizi commerciali ed artigianali locali, sofferenti di una crisi economica che ha provocato la chiusura di parecchie attività d’impresa.
Si prende atto infine dell’imprevisto supplemento di lavoro gravato sull’Ufficio Tributi del Comune di Avellino, che ha dovuto far fronte alla irritazione dei cittadini avellinesi che si sono visti recapitare “cartelle di pagamento pazze”, con importi spropositati rispetto al tributo da versare. Al danno si aggiunge la beffa!”, conclude Capossela

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