Ospedale Criscuoli, lettera di Cetta al Presidente Napolitano

Pubblichiamo una nota di Michele Cetta, presidente del Comitato civico in difesa dell’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi: “Signor Presidente Napolitano, oggi ricorre il 31esimo anniversario del tragico terremoto dell’Irpinia, calamità che distrusse completamente il mio paese, Sant’Angelo dei Lombardi. Sulle macerie e sul sangue versato nei paesi dell’Alta Irpinia nacque la protezione civile: il minuscolo non è un errore di stampa,ma è il risultato raggiunto per la sicurezza dei cittadini: basti pensare che a distanza di trentun anni, in Irpinia, non esiste alcun piano di emergenza provinciale. Nel frattempo, quando gli Dei si accaniscono, la Regione Campania si appresta a chiudere qualsiasi forma di emergenza nell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi,unico presidio moderno ed antisismico dell’Alta Irpinia ,zona considerata ad altissimo rischio sismico dall’I.N.G.V con un PGA di 0,275. Il tutto accade nonostante le forti raccomandazioni del Ministero della Salute di garantire negli ospedali ricadenti nelle zone ad alto rischio sismico il pronto soccorso, la chirurgia ed ortopedia nonchè assolutamente la banca del sangue; si Presidente, il sangue. Nel frattempo le “famiglie” politiche e criminali della Campania prosperano nelle centinaia di cliniche e centri di radiologia, nei migliaia laboratori di analisi, insomma in quel “privato”che dal piano di rientro finanziario non è stato assolutamente sfiorato. Signor Presidente, con l’occasione, le invio una copia di 3 tabelle redatte nel 1931 nell’”Italietta”del regime, testimonianza di come lo Stato si attivasse per mettere in sicurezza i cittadini dell’Alta Irpinia. A quei tempi,Signor Presidente, non c’era la Costituzione né l’articolo 32, ma purtroppo per i cittadini dell’Alta Irpinia si sta avverando quanto temuto da Piero Calamandrei: “…la Costituzione è un pezzo di carta,la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno metterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse,la propria responsabilità”.

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