Tutto pronto per il “Raduno nazionale di gemelli”. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione si svolgerà ad Avellino mercoledì 23 agosto, a partire dalle ore 17:30, presso il cine-teatro Eliseo. Tante le novità in programma per quest’anno, a partire dalla scelta dello slogan “Io vado da voi”: una frase palindroma (che mantiene lo stesso significato leggendola sia da destra che da sinistra). Il tema del doppio, con tutti i suoi simbolismi, è infatti al centro del format ideato da Antonia Di Nardo – originaria di Altavilla Irpina, fotografa e appassionata di linguistica – e che verrà sviluppato attraverso un ricco programma capace di coniugare momenti ludici ad approfondimenti culturali. L’iniziativa, che ha già riscosso grande interesse a livello nazionale, vedrà innanzitutto la presenza di coppie di gemelli che, per l’appunto, si riuniranno nel capoluogo irpino. Un’occasione, dunque, per celebrarne l’unicità e allo stesso tempo scoprire, grazie alla presenza di studiosi e teorici della lingua, quanto la forma esteriore possa essere connessa anche con quella mentale e, di conseguenza, con la lingua, che è sua massima espressione.
L’evento, patrocinato da associazioni ed enti presenti su tutto il territorio irpino, si è svolto per la prima volta ad Altavilla Irpina. Questo comune, infatti, storicamente ha la particolarità di avere un alto numero di nascite gemellari. Un fatto che ha dato vita anche a leggende popolari. Di questo e di molto altro ancora parla l’ideatrice dell’iniziativa, Antonia di Nardo.
L’intervista
Antonia, perché il Raduno è nato ad Altavilla Irpina?
«Il raduno nasce ad Altavilla Irpina perché, come sa bene chi è del posto, camminando tra le strade di questo comune si incontrano tantissime coppie di gemelli. Molte sono eterozigote, quindi la somiglianza non si nota a colpo d’occhio, però noi che li conosciamo sappiamo che lo sono. Parliamo di una 50ina di coppie in totale su una popolazione di 4mila abitanti. Dunque una percentuale davvero sorprendente. Inoltre, la storia dell’alta densità gemellare ad Altavilla risale almeno al 1700, tanto da aver dato vita a delle credenze popolari che spiegano il fenomeno. Queste sono legate alla presenza di una miniera estrattiva, situata nel territorio compreso tra Altavilla e Tufo, nella quale lavoravano la maggior parte dei paesani. Secondo la leggenda del luogo, appunto, quando si trova un pane di zolfo, che è una pietra di zolfo compatta, a pochi passi di distanza è possibile trovarne un’altra gemella. Dunque, ci sarebbe una sorta di collegamento tra la presenza di determinati minerali nel sottosuolo e la nascita di gemelli. Naturalmente queste idee, che mi hanno incuriosito sin da piccola, non hanno una fondamento scientifico, però il raduno potrebbe fare da sprone anche in tal senso, per dare inizio a degli studi su questa alta percentuale presente ad Altavilla».
Un Raduno che quest’anno avrà una prospettiva cittadina…
«Sì, il raduno, come dicevo, è nato ad Altavilla Irpina, ma quest’anno ho pensato di farlo arrivare in città, ad Avellino, per far sì che più persone, e quindi più coppie di gemelli, possano raggiungerlo. Abbiamo, a tal proposito, una grande novità, il Twins bus. Si tratta di un autobus che, partendo da Altavilla Irpina e facendo varie tappe lungo il percorso, accompagnerà al raduno i gemelli che vorranno usufruirne».
Ci racconti del tuo interessamento per i gemelli e, in generale, per il tema del doppio?
«Il mio legame con i gemelli è molto forte, perché alcuni dei miei amici di lunga data lo sono. Poi, anche grazie agli studi classici, ho sviluppato una certa sensibilità nei confronti del tema del doppio e del sosia. Così, essendo io una fotografa, a partire dagli anni 2000 ho condotto una ricerca fotografica cominciando a immortalare coppie di gemelli, uno studio che ho intitolato “Al di là dell’eterno mancinismo”, in cui l’espressione “al di là” rappresenta un palindromo. Questa ricerca, che si muove appunto intorno all’idea dello specchio, trova il suo apice proprio con il raduno».
Qual è il programma della giornata del 23 agosto?
«La giornata sarà strutturata in vari momenti, sia ludici che di approfondimento culturale. Sarà dato un attestato a tutti i partecipanti e ci saranno anche vari premi, come quello dato alla coppia di gemelli più somigliante o quello per la coppia di più piccoli, giusto per fare alcuni esempi. In programma c’è poi un convegno dal titolo “La linguistica dell’uno”, durante il quale ci saranno interventi di illustri studiosi, incentrato tutto sul concetto del doppio, che verrà declinato attraverso varie branche del sapere. In generale ci aspettiamo una grandissima partecipazione. Tra le persone che si sono interessante al nostro raduno molte arrivano da fuori regione, verranno davvero da ogni parte d’Italia».