Il papà di Gioele “Dubbi sui metodi adottati per le ricerche”

MESSINA (ITALPRESS) – “Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti, mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche”. E’ quanto scritto nella notte sulla sua pagina Facebook da Daniele Mondello, marito della dj torinese Viviana Parisi e papà di Gioele, il bimbo di 4 anni i cui resti – in attesa dell’esame del Dna – sono stati ritrovati ieri nelle campagne di Caronia. A rinvenirli è stato Giuseppe Di Bello, ex carabiniere di Capo D’Orlando, ormai in pensione, che proprio ieri si era unito alle ricerche dei volontari, dopo l’appello lanciato da Mondello. “Nonostante il dramma che mi ha travolto, trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento particolare al signore che ha trovato mio figlio. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato”, sottolinea. “La mia – assicura Mondello – non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia. Viviana e Gioele vi ringraziano ed io vi mando un abbraccio enorme, siete stati grandi!!!”.
(ITALPRESS).

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