Barbareschi “Bravo Mancini, mi diverto e tifo con mio figlio”

“Mancini è stato bravo, ha una leadership da allenatore e i calciatori, che sono giovani e bravi atleticamente ma psicologicamente magari immaturi, rispettano la sua forza, la sua pesantezza. E’ riuscito a fare una squadra”. Questa l’idea di Luca Barbareschi sulla nazionale italiana, finora perfetta ad Euro2020 con tre vittorie in altrettante partite. “Non sono un grande esperto ma vedere gli schemi che funzionano è veramente un piacere – ha rimarcato l’attore, regista e conduttore, intervenuto in occasione alla settima puntata della rubrica Italpress “Primo Piano speciale Euro2020″, condotta da Claudio Brachino – Sono allenati, corrono come pazzi, si vogliono bene e questo è importante perchè il calcio deve essere metafora di crescita interiore e insegnamento per i ragazzi”.
Barbareschi tifa Italia, guarda le partite con il figlio e confessa di divertirsi molto. “Le polemiche sulle finali a Londra dove aumentano i contagi? Io faccio il tifo per la Nazionale, voglio che arrivi in finale e sia vincente, me la voglio godere sul divano con mio figlio”. Sulle polemiche scaturite dopo il fischio d’inizio della partita contro il Galles, quando solo alcuni azzurri hanno deciso di inginocchiarsi per esprimere sostegno al movimento “Black Lives Matter”, Barbareschi ha le idee chiare. “Lo sport deve restare fuori da queste robe, così come noi artisti, altrimenti diventiamo cartellini da usare quando serviamo – spiega l’attore – La politica faccia la politica, lo sport faccia lo sport e l’arte resti arte, perchè la commistione porterà problemi a tutti”. Infine Barbareschi si è soffermato sul tema dell’immigrazione legato al mondo dello sport. “Io sono favorevole in generale. Nello sport sarebbe bello avere italiani di colore, che sono qui da generazioni, integrati, che studiano, che sono parte del Paese e ne hanno a cuore l’identità”.

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