Sarà Avellino-Foggia e dentro o fuori: rossoneri spauracchio, Gautieri alla prova di coraggio

di Dino Manganiello

Quindi sarà di nuovo Avellino-Foggia. Come nell’ultimo turno della stagione regolare, ma stavolta in palio ci sarà la qualificazione al secondo turno dei playoff e sostanzialmente la possibilità di proseguire nel sogno promozione in serie B. Si giocherà mercoledì prossimo, 4 maggio, orario che sarà stabilito dalla Lega nella mattinata di domani (lunedì 2 maggio). Sarà di nuovo Gautieri contro Zeman, allora. Ma stavolta, è bene ricordarlo, il pareggio con qualsiasi risultato al termine dei 90 minuti regolamentari significherà disco verde per l’Avellino e fine della corsa per i pugliesi.

Certo, a voler guardare cos’è successo nel corso della regular season ci sarebbe da scudisciarsi col cilicio: 2-2 nel girone di andata al Partenio-Lombardi con pareggio-beffa di Ferrante nel recupero; scoppola con poche attenuanti pochi giorni fa allo Zaccheria: 2-0 e Lupi relegati al quarto posto. E a sfidare di nuovo i dauni perché la truppa di Zeman è riuscita a rintuzzare l’assalto della Turris (due pali per i corallini, anche sfortunati, nel primo tempo e 2-0 finale per i pugliesi) mentre Monopoli e Virtus Francavilla hanno pareggiato in casa con Picerno e Monterosi, passando il turno grazie alla migliore posizione nella classifica finale della stagione regolare.

Il Foggia, dunque. Ovvero 4-3-3, calcio offensivo, propositivo, ed anche una masnada di ragazzotti con tanta voglia e capacità di corsa. Ieri contro la Turris, decisivo nell’economia del match l’irpino Garofalo, con Merola spina nel fianco degli avversari piazzato a destra del tridente rossonero. Ma tutto questo Gautieri lo sa. Ha affrontato poco fa i Satanelli, e lo ha fatto con un 3-5-2 che non ha portato frutti. Anzi. Potrebbe significare qualcosa?

L’idea, di nuovo, è mettersi a specchio con l’avversario rispolverando Maniero davanti insieme a Kanoute e Di Gaudio ma con l’incognita difesa a quattro, provata spesso in allenamento ma che sembra indigesta alla rosa biancoverde. Ancora pochi giorni, pochissimi, per decidere il modulo e recuperare qualche acciaccato, De Francesco (nella foto), Kragl e Micovschi su tutti, poi sarà il campo a parlare. E stavolta sarà dentro o fuori. Con una piazza che è lì a supportare, sì, ma col fucile puntato. Gli ultras lo hanno detto senza tanti giri di parole: dimostrare di onorare la maglia attraverso prestazioni e successi., altrimenti, come del resto anche annunciato a muso duro dal patron, si proceda con un difficile ma necessario repulisti.

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