
Intervista pre Virtus Entella-Avellino per il preparatore dei portieri Pasquale Visconti. Si gioca per la seocnda giornata della Supercoppa di Serie C. Queste le dichiarazioni del mister biancoverde:
Verso Virtus Entella-Avellino, le parole di Pasquale Visconti
LE EMOZIONI DEL MOMENTO – «Sto cercando di capire tutto questo perché ancora oggi c’è entusiasmo e voglia. Si è tornati a come volevo io, risvegliando la Provincia e la città. È stato merito della società e del presidente D’Agostino che ha avuto fiducia in noi dal primo giorno. All’inizio c’era un po’ di titubanza ma con il lavoro, l’umiltà e la dedizione di mister Biancolino siamo a tutto questo. Sono il primo tifoso e il primo avellinese che torna dopo sette anni in Serie B».
IL CAMPIONATO DI IANNARILLI E MARSON – «Sono entrato in punta di piedi nel settore dei portieri. Stavano lavorando da un paio di mesi con un altro collega e io, con la mia esperienza, li ho portati sul loro modo di lavorare. Iannarilli è tornato agli standard della Serie B. Ho messo del mio, siamo riusciti a fare 13 partite senza prendere gol. Siamo la prima difesa da quando siamo subentrati noi come staff tecnico e non mi fa che piacere perché Antony è un grande portiere. Lo stesso vale per Leo che si è comportato sempre bene. Non scopro io Iannarilli: è un portiere che vale, anche oltre la Serie B».
FINALMENTE LA GIOIA DELLA PROMOZIONE – «Sono contento perché lavorando sempre fuori lo desideravo. Ci sono stato negli anni passati con il Commendatore Sibilia, con Taccone, però non ho mai avuto il piacere di arrivare a vincere e di vedere tutta questa gente gioire. A 63 anni mi viene da piangere. Sono felice. Ringrazio mister Biancolino che dal primo giorno in Primavera ha sempre creduto in me. Quando è stato chiamato dalla società ha detto “il mio preparatore dei portieri è Pasquale Visconti” e questo gli fa onore. È un uomo, una persona di cuore. Ringrazio la famiglia D’Agostino e il direttore Mario Aiello che conoscevo da Cava e da Ischia».
LA COLLABORAZIONE CON BIANCOLINO E RICCIO – «Biancolino è un uomo di cuore anche se a primo impatto può sembrare una persona burbera. Abbiamo fatto delle cose insieme durante la settimana, i mesi. Abbiamo fatto tante cose, anche scaramantiche, che vogliamo continuare a fare. Con tutto lo staff abbiamo fatto un capolavoro. Biancolino è un predestinato, ma perché ha un pregio. Forse ve ne siete accorti anche voi: arriva sempre prima di tutti. Mi auguro che questa fortuna non ci abbandoni mai serve sempre umiltà, tenacia e forza».
LA PARTITA CONTRO L’ENTELLA – «Biancolino pretende fino alla fine umiltà, professionalità e ci tiene. Noi siamo ancora arrabbiati per la sconfitta contro il Padova. Viaggiamo su quella testa, quella voglia di vincere sempre. Andremo ad Entella per giocarci la partita a viso aperto perché vogliamo chiudere in bellezza. In allenamento l’ho visto teso ma ha spronato i ragazzi a continuare così fino alla fine».
LA FORMAZIONE – «Posso dire tutti, mentalmente e psicologicamente, stanno bene. Sicuramente il mister farà la migliore formazione, di questo ne sono certo, perché vogliamo finire bene l’anno. Per quanto mi riguarda o Iannarilli o Marson, per me è uguale».