AVELLINO – Si procede a vele spiegate per la realizzazione del Nuovo Stadio Partenio-Lombardi. Questa mattina l’architetto Gino Zavanella ha incrostato il patron dell’U.S. Avellino 1912, Angelo Antonio D’Agostino, per discutere sul progetto finale del nuovo impianto. «Non ci sono modifiche sostanziali rispetto al progetto al progetto iniziale – ha affermato l’architetto, che ha poi aggiunto -. Facciamo stadi ed è evidente che il nuovo impianto di Avellino ha la storia di tutte le esperienze raccolte negli ultimi 30 anni. Con il contributo del presidente e della D’Agostino Group sarà uno stadio all’avanguardia. È un parto e lo stiamo seguendo come tale. La consegna va concordata col Presidente»
Sulle tempistiche del Nuovo Stadio Partenio-Lombardi e il passaggio in Comune: «C’è qualche dettaglio da curare e ci vorrà qualche giorno. Andremo in Comune per delle revisioni, non a presentare il progetto». Dopo l’architetto anche il Patron dei lupi si è soffermato con gli organi d’informazione presenti a Montefalcione. «I tempi li conosciamo ma cercheremo di avviare la pratica quanto prima. Stiamo pensando di cominciare i lavori partendo dal terreno di gioco in modo tale da spostarci solo per una stagione. Una cosa è certa: lo stadio va demolito e ricostruito».
Sull’impianto sostitutivo: «Dipende dalla categoria. In Serie C servono 6/7 mila posti coperti. In Serie B è diverso. Qualsiasi sia la struttura nei dintorni va adattata. C’è Solofra, Montefalcione ma servono degli adeguamenti. A meno che non si decida di andare fuori. Si tratta di un ragionamento molto prematuro». Infine, un passaggio doveroso anche sulla stagione calcistica in corso: «La mossa ce la siamo data. Credo di aver fatto il possibile. Non siamo ripagati per gli sforzi fatti finora. A noi non interessano le altre. Dobbiamo guardare a noi e sbagliare il meno possibile. Le premesse erano altre ma c’è tempo per recuperare. Non vedo alcun allarme rosso, se non quello di recuperare il terreno perduto».
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