Dopo Gianmarco Todisco e Giuseppe Panico, nel primo pomeriggio di ieri – venerdì 10 gennaio – l’Avellino ha ufficializzato il terzo acquisto della sessione invernale di calciomercato. Si tratta del difensore Claudio Manzi giunto a titolo definitivo (contratto fino al 30 giugno 2027) dalla Virtus Entella. Difensore classe 2000, cresciuto nelle giovanili del Napoli, che andrà a rinforzare il reparto arretrato biancoverde vista la probabile uscita di Simone Benedetti.
Manzi all’Avellino, il comunicato del club
“L’U.S. Avellino 1912 comunica di aver acquisito dalla Virtus Entella Chiavari, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Claudio Manzi. Nato a Lacco Ameno (NA) il 21 giugno 2000 il difensore campano ha firmato con il club un contratto fino al 30 giugno 2027. Cresciuto tra le giovanili di Ischia e Napoli, in carriera ha indossato le maglie di Fermana, Turris e Virtus Entella. In totale nei campionati professionistici italiani ha collezionato 126 presenze, divise tra campionato, coppa italia e coppa di serie C, in cui ha realizzato anche 2 gol”.
Il passato al Napoli e lo scandalo plusvalenze
Nel 2020 il nome di Claudio Manzi è finito sulle prime pagine dei giornali per via delle presunte plusvalenze fittizie del Napoli per l’acquisto dal Lille di Victor Osimhen. Secondo le carte della procura (riportate dal sito specializzato Calcio e Finanza) nell’affare rientrarono – oltre al portiere Orestis Karnezis – tre giovani calciatori del settore giovanile partenopeo: Ciro Palmieri, Luigi Liguori e Claudio Manzi. Come emerso dal bilancio del Napoli datato 30 giugno 2021, quest’ultimi furono valutati dai 4 ai 7 milioni. Nello specifico, Manzi fruttò una plusvalenza pari a 4.021.762 euro. Un retroscena che non riguarda più direttamente il calciatore, tantomeno l’Avellino.