L’Avellino come Marzullo: si faccia una domanda e si dia una risposta

Siamo arrivati pure a questo, nell’Avellino: l’auto-intervista. Un pò come l’auto-trasfusione per i ciclisti che vogliono migliorare le prestazioni.

Nel timore di ricevere domande compliate dai giornalisti e nel timore di non sapere fornire una risposta convincente, la società ha deciso che i tesserati rilasceranno dichiarazioni registrate, senza contraddittorio.

Tanto vale scrivere un comunicato, dando la possibilità di fare il copia&incolla a chi volesse ospitare l’auto-intervista, evitando perdite di tempo per ascoltare frasi scontate, senza possibilità di ottenere particolari ed eventuali chiarimenti.

Quale nostra risposta a un modo di fare che andrebbe esaminato anche dall’ordine dei giornalisti, nel prendere atto di ciò, appare scontato che non pubblicheremo l’auto-intervista.

Ci dispiace per quei tifosi che ora si taglierannolevene, non potendo conoscere il pensiero dei tesserati dell’Avellino, men che mai di tale Padovano, l’allenatore in seconda che si è prestato a tale siparietto che mortifica pure il suo lavoro.

Del resto, da un tesserato che era venuto a lavorare gratis ad Avellino, cosa ci si poteva aspettare?

E Capuano che consente tutto questo? Che fine ha fatto l’allenatore tutto di un pezzo? Tacitato da un contratto biennale (garantito in Federazione, quindi soldi sicuri), il buon Capuano ha acconsentito a tutto questo.

Per quanto ci riguarda, i tesserati dell’Avellino non troveranno spazio su Irpiniaoggi. Potranno agire come suggerisce l’ottimo Gigi Marzullo: “Si faccia una domanda e si dia una risposta”.

E, aggiungiamo noi l’augurio di trovare qualcuno che abbia voglia di ospitare quelle frasi zeppe di ovvietà, di pensieri scontati, di pietose bugie.

Ormai dovete fare tutto da soli. Magari anche andare da un notaio che si faccia l’auto-atto di trasferimento delle azioni.

Quando avrete bisogno di spazio perle vostre esternazioni, potrete fare così: una bella auto-intervista, magari a casa vostra. Così troverete qualcuno che abbia voglia di ascoltarvi.

E noi risparmieremo perdite di tempo per raccogliere le vostre dichiarazioni, comprenderne il significato, tradurle in italiano e pubblicarle.

Potremmo pure suggerire di utilizzare lo spazio dei pubbliredazionali, a pagamento. Ma rischieremmo di correre dietro ai soldi…

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