Juve Stabia-Avellino: le dichiarazioni di Rastelli nel pre partita

Ufficiale, Massimo Rastelli è stato esonerato

RASTELLI PRIMA DI JUVE STABIA-AVELLINO – Seconda di campionato per l’Avellino di Massimo Rastelli che lunedì alle 20:45 scenderà in campo contro la Juve Stabia. Riscatto cercasi per la compagine irpina dopo l’amaro esordio di domenica contro il Latina. Queste le dichiarazioni del tecnico biancoverde alla vigilia del match.

Verso Juve Stabia-Avellino, le parole di Rastelli

CAMBIAMENTI IN VISTA? – «Ad inizio settimana ho analizzato la gara. Ci siamo confrontati e faccio notare le cose positive e meno che sono state fatte. Abbiamo improntato sulla squadra avversaria e sui piccoli aggiustamenti forniti dalla gara precedente. Abbiamo cercato di sistemare qualcosa. In ogni gara voglio vedere un miglioramento».

LA JUVE STABIA – «È una bella squadretta, giovane, con ottime idee di gioco. Non hanno grandi pressioni. Sono partiti benissimo contro il Monterosi. Ha giocatori, non solo nei titolari, molto duttili che non danno molti punti di riferimento».

GLI INTERPRETI – «Abbiamo lavorato sul miglioramento della fluidità del gioco, cercando di mettere in pratica quelle cose su cui lavoriamo da inizio ritiro. Siamo tutti convenuti su quello che ho detto sabato dopo la partita. I ragazzi avevano troppo voglia di strafare. Sabato abbiamo fatto davvero poco concedendo molte ripartenze al Latina. Abbiamo lavorato molto su questi aspetti. Ho molti calciatori già pronti, altri giunti alla spicciolata che non sono ancora in perfetta condizione. Durante la settimana mischio sempre perché tutti devono sapere cosa fare poi il giorno della rifinitura tiro le somme».

LA VISITA DEL PRESIDENTE D’AGOSTINO – «Il Presidente mi ha chiamato domenica sera. Ci siamo confrontati sulla gara. Mi ha fatto molto piacere la sua telefonata perché è sempre il Presidente, il padrone della società. La mia settimana di lavoro è andata come sempre cercando di rimanere sul pezzo».

LE CONDIZIONI DI ARMELLINO E GORI – «Sono ragazzi arrivati l’ultima settimana di agosto. Non hanno fatto lavoro con la palla con le squadre dove stavano. Hanno bisogno ancora di un po’ di tempo».

LE CRITICHE – «Nel momento in cui la società mi ha permesso di continuare con l’Avellino sono pronto a tutto. So cosa mi aspetta. Attraverso il lavoro e l’esperienza devo fare di tutto per ottenere i risultati giusti per questo gruppo. Sono l’allenatore e so che sono quello che viene preso di mira se le cose non vanno bene».

LA COPPIA MARCONI-PATIERNO – «Sono stato attaccante. Si tratta di una questione mentale. Sabato l’hanno provate tutte ma la palla non entrava. Basta un gol, anche di sedere, poi entrano tutte».

IL RINNOVO DI TITO E LA CESSIONE DI AYA – «Fabio è in questo momento il simbolo dell’Avellino non solo dal punto di vista della permanenza ma anche per rendimento. È uno che ci tiene tantissimo. Si è calato totalmente nella dimensione di Avellino e non a caso l’ho investito della fascia da capitano. Su Aya, è un ragazzo molto sfortunato dal punto di vista fisico. Ha avuto molti problemi. Ha capito che non c’era troppo spazio per lui. Almeno per questa stagione era preferibile mandarlo altrove poi l’anno prossimo si vedrà».

LA SETTIMANA DI SANNIPOLI – «È uno di quelli che rispetto a Gori, Armellino e Rigione ha fatto tutta la preparazione. Ha un minutaglie migliore rispetto a quelli citati prima».

L’ENTUSIASMO DEI TIFOSI – «Quello che posso dire è quello che ho detto tante volte. Credo di essere un grande professionista che è molto legato a questa piazza. Mi sento molto responsabile perché la conosco nel profondo. Mi sento il primo in torto quando non arrivano i risultati. Adesso si è aperta una nuova fase dove abbiamo chiesto di dimenticare per un attimo il passato. Sappiamo di affrontare un campionato difficile, con squadre di livello. Le nostre pressioni le hanno altre due o tre squadre. Abbiamo cambiato tantissimi ragazzi, ci sono 15 calciatori nuovi da inserire in un modulo nuovo. Poi solo i risultati possono far ricredere i tifosi sul mio conto».

CENTROCAMPO APPANNATO CONTRO IL LATINA – «Erano tutti appannati. Non c’è stato nessun calciatore sceso in campo con quella giusta serenità di quando si gioca a calcio».

LE DIFFICOLTÀ DELLA PRIMA DI CAMPIONATO – «Tutte le squadre che hanno un obiettivo ben preciso posso sempre trovare delle piccole difficoltà all’inizio. C’è qualche squadre che può partire meglio, come il Crotone, altre a cui serve qualche partita in più. Ogni partita va sudata e lottata. In questa settimana i ragazzi non hanno fatto altro che quello visto per tutto il ritiro».

LE GIOCATE OFFENSIVE – «Non posso entrare nello specifico per far capire quello che vorremmo fare. I ragazzi sono dentro un’idea di gioco ben precisa ma sono liberi di andarsi a trovare degli spazi. Quello he non abbiamo fatto bene è stata la copertura degli spazi».


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