I tifosi dell’Avellino a Izzo: “Ci avete messo la vergogna in faccia: ma come vi hanno scelto?”

Duro confronto tra i rappresentanti della tifoseria organizzata e il socio Luigi Izzo (detiene il 50% delle quote azionarie della IDC s.r.l.) a cui è stato affidato – insieme all’altro socio Circelli – il pacchetto azionario dell’Avellino Calcio dall’amministratore giudiziario del Tribunale .

Al termine dell’incontro con il sindaco Gianluca Festa, presso il Comune di Avellino, il giovane imprenditore si è fermato a rispondere alle domande dei giornalisti.

Durante l’improvvisata conferenza stampa, una rappresentanza della tifoseria ha dapprima chiesto precisi chiarimenti al sindaco di Avellino, circa le possibilità e le capacità finanziarie degli attuali soci a portare avanti la società di calcio fino al termine del campionato, facendo fronte alla mole di impegni finanziari da onorare.

Rapporto Izzo-Circelli

Poi sono state rivolte a Luigi Izzo alcune domande, rispetto alle quali il socio della IDC ha fornito il suo punto di vista affermando di volere restare nell’Avellino, in presenza di un nuovo socio serio e competente, riservandosi di parlarne con l’attuale comproprietario Circelli (tra i due i rapporti sono a dir poco pessimi) e rispetto a tale affermazione si è registrato l’intervento duro dei rappresentanti della tifoseria, per ottenere chiarezza, senza giri di parole.

Uno dei tifosi, rivolgendosi dapprima al gruppo di giornalisti presenti, ha detto: “Ragazzi, ma voi siete ancora disposti a farvi prendere in giro da questi signori?”.

Dure accuse e tanti applausi

Poi rivolto direttamente a Luigi Izzo ha esternato, a nome dei tifosi della curva, il pensiero della maggior parte dei sostenitori dell’Avellino: “Tu sei come Circelli: per come vi state comportanto, non siete graditi in questa città e ve ne dovete andare. Siete gente venuta qui a fare danni, non all’altezza di stare in questa città, di entrare nel nostro Comune, di rappresentare il calcio in questa provincia. Non capisco come hanno fatto, quelli del Tribunale, a darvi la società di calcio, a scegliere proprio voi che ci avete messo la vergogna in faccia, ci avete preso in giro. Tu hai fatto tanti comunicati e solo chiacchiere”.

E giù applausi a non finire da parte di tutti i tifosi presenti.

Rapporto ambiguo

In effetti, i due soci Izzo e Circelli (Di Matteo s’è autoescluso subito dalla IDC s.r.l.) hanno cominciato a litigare dopo pochi giorni dall’acquisizione del pacchetto azionario dell’Avellin, avvenuta il 6 dicembre scorso.

Possibile che abbiamo fatto una società senza neanche conoscersi? Ma come hanno potuto mettersi assieme?

Hanno cominciato a scambiarsi accuse poche settimane dopo l’inizio della gestione dell’Avellino, a suon di comunicati ufficiali e dichiazioni pubbliche, fornendo una pessima immagine presso la tifoseria irpina che non conosceva Izzo e Circelli, imprenditori sanniti affacciatisi per la prima volta in Irpinia per fare calcio insieme a loro amici e conoscenti.

Gruppi opposti e veleni

Si sono formati, così, due gruppi che hanno spaccato dapprima il sodalizio e poi l’ambiente calcistico irpino.

Da una parte Izzo con un paio di soci teorici (in realtà la IDC fa capo solo a Izzo e Circelli con il 50% ciascuno) e il consigliere speciale Aniello Martone nelle vesti di direttore generale non potendo svolgere il ruolo di direttore sportivo (sta ora frequentando il corso a Coverciano).

Dall’altra parte l’amministratore unico della IDC Nicola Circelli e un paio di soci p- pure questi teorici – ma soprattutto con il fido Polcino che, autoproclamandosi amministratore delegato (impossibile che in una società ci siano due tipi di amministratori: questa la dice lunga sulla credibilità dei soggetti), ha cominciato a contattare imprenditori irpini disposti a rilevare le quote di Circelli, chissà perchè subito pronto a mollare la società.

Ma quale imprenditore?

Circelli s’è detto disposto a cedere il suo 50% della IDC s.r.l. per 370mila euro ma quale imprenditore irpino sarebbe poi disposto ad essere socio alla pari con Izzo?

Occorrerebbe liquidare pure Izzo (che chiede 150mila euro) per cui l’impegno sarebbe di 520mila euro cash solo per entrare a fare parte dell’Avellino, per poi affrontare una serie di impegni economici tra i due e i tre milioni di euro, per concludere questa stagione.

Izzo ha detto di avere ricevuto l’offerta da Angelo D’Agostino per rilevare le sue quote, ovvero il 50%. E quella che D’Agostino aveva fatto a Circelli, dunque, è saltata?

In questo clima di confusione, c’è da domandare proprio a Izzo e Circelli che non vegono l’ora di sbarazzarsi delle quote e fare soldi: ma che siete venuti a fare ad Avellino, se dopo neanche due settimane avete cominciato a litigare;se eravate privi dei requisiti richiesti dalla Covisoc; se ora siete pronti ad andare via recuperando l’esposizione economica fatta?

Ma quale passione?

E tutte le buone intenzioni declamata agli ingenui tifosi, quell’amore per l’Avellino, per i colori biancoverdi? Tutto svanito?

Ha ragione, dunque, quel tifoso che ha avuto il coraggio di dirlo in faccia ad Izzo mandandolo a dire pure a Circelli: Ma siete venuti ad Avellino per prendere in giro la tifoseria? Non avete le capacità per farlo, siete stati subito smascherati. Avete preso in giro voi stessi.

Smettiamola con le ripicche, le vendette dirette o trasversali: allenatori del settore giovanile che vanno e vengono, epurazioni di massa, dispettuci da lavandaia, amori che nascono e altri che svaniscono.

Se potete, recuperare quanto avete speso e togliete il disturbo.

Solo così potrete dimostrare il reale attaccamento di colori biancoverdi di cui tanto vi siete riempiti la bocca.

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