Criscitiello rincara la dose: “Calcio femminile? E’ uno sport diverso, il calcio è un’altra cosa…”

Non è passata inosservata l’esternazione del direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, che, nel corso della trasmissione da lui presentata mercoledì sera, ha ironizzato sul calcio femminile, giudicandolo uno sport completamente diverso da quello praticato dagli uomini.

“Dai, parliamo di calcio”, aveva tagliato corto Criscitiello, frenando i complimenti riservati alla squadra dell’Inter femminile, da uno degli ospiti presenti in studio, il direttore di InterTV, Roberto Scarpini.

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E sul suo profilo Instagram, in mattinata, il giornalista ha rincarato la dose: Noto con piacere che, in questo Paese di falsi moralisti, siete tutti diventati fan ed esperti di calcio femminile. Va bene seguire la massa ma ribadisco che il calcio femminile è uno sport diverso dal calcio. Il ritmo è diverso, 22 donne non professioniste non possono coprire gli spazi di un campo 110 per 62 nello stesso modo di 22 uomini (è fisica), i contrasti sono diversi e la potenza dei tiri non è paragonabile a quella del calcio. È uno sport dilettantistico ed è da rispettare come tutti gli altri ma il calcio è altra cosa.

Poi Criscitiello ha puntato il dito contro la FIGC: “In Italia abbiamo lanciato prima la moda delle squadre B e adesso quella del calcio femminile. Ben venga, ma la FIGC non dimentichi che ci sono da risolvere prima altri problemi: squadre fallite, calciatori disoccupati a 22 anni e plusvalenze fittizie per alterare i bilanci. Chi vuole fare la morale sul sessismo con me casca male: amo le donne, nella mia azienda sono più donne che uomini e da dieci anni la sigla della nostra trasmissione è “Le donne e il calcio…”. Posso accettare solo l’accusa di non essere un appassionato di calcio femminile. Sono gusti. Fenomeni da social avete sbagliato porta. Andate a fare le prediche da falsi preti in altre chiese”.

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