Calcio, la serie A come un mondiale: partite di campionato in città del Sud

di Emanuele de Girolamo

Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo dell’Oms e consigliere del ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, in merito a una possibile ripresa del campionato di Serie A di calcio ha detto che ”differenziare le aree per livello di rischio è giusto, stiamo proponendo di giocare al Centro-Sud, non ha senso vietare attività dove ci sono zero casi come la Basilicata”.

Come un mondiale

Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, il napoletano Vincenzo Spadafora, ha confermato la data del 4 maggio come probabile per la ripresa delle attività calcistiche. Lo stesso ministro sta valutando la possibilità di scegliere tre città dove poter svolgere tutte le gare di campionato rimanenti.

Il problema principale in effetti resta la Lombardia che è sempre terra di focolaio.

Individuare allora 3-4 città lontane dal focolaio per giocare il campionato potrebbe essere una ipotesi.

Stadi e candidature

Cominciano a trapelare pure i nomi delle città in cui si potrebbero ospitare tali partite, in base alle caratteristiche degli stadi: innanzitutto Napoli e Lecce, Cagliari, dove si svolgono attualmente gare di serie A, ma potrebbero essere presi in considerazione pure altri stadi quali quelli di Bari, Palermo, Benevento, Salerno, Potenza, Avellino.

Le partite si giocherebbero a porte chiuse, per cui non ci sarebbe nessuna questione relativa alla capienza degli impianti prescelti.

SPOT