Calcio Avellino, le cinque domande a Pierpaolo Marino

A. V. Calcio – Vanta esperienze con Avellino, Napoli, Roma, Atalanta ed Udinese. L’esperto dirigente di calcio Pierpaolo Marino, che spende parole di elogio per il tecnico dei biancoverdi Walter Novellino e per il Direttore Tecnico Enzo De Vito, esprime le sue attente valutazioni sui primi tasselli della rosa dell’Avellino. Marino ammette di voler chiudere la carriera sposando un progetto importante e non si aspetta – ma non lo esclude – di ritornare da dirigente in Campania.

1) Dopo una stagione tribolata, l’Avellino si prepara ad affrontare il campionato che verrà partendo dalla riconferma di Novellino…

“Novellino è stato il protagonista della scorsa stagione. Ha portato i biancoverdi alla salvezza ed è stata, a mio avviso, la scelta migliore che si potesse fare. E’ l’uomo giusto per l’Avellino in questo momento. E’ una riconferma più che meritata”.

2) Di Tacchio, Rizzato, Pecorini… l’Avellino ufficializza le prime pedine del mercato…

“Sono tutti giovani interessanti e di prospettiva, Rizzato è più esperto. E’ chiaro che dovranno adattarsi al campionato difficile e con pressioni come quello dell’Avellino. Sarà bravo Novellino ad inculcare loro la giusta mentalità”.

3) L’Avellino ha puntato gli occhi su Falasco, Asencio, Marchizza, Ngawa… potrebbero essere i prossimi colpi di mercato di De Vito…

“Sulla carta sono tutti ragazzi talentuosi e di prospettiva ma ripeto, bisognerà vedere come reagiranno al campionato. Il problema dei giovani è che devono essere messi subito in condizioni di non pagare lo scotto della nuova categoria”.

4) Da 1 a 10 come valuta il lavoro svolto finora dal direttore De Vito?

“Dieci. De Vito, con poco, ha fatto molto. Enzo, oltre ad essere un mio allievo, è anche un mio caro amico. In un progetto poco ambizioso, è stato capace  di salvarsi e questo gli fa onore”.

5) Ha mai pensato di tornare in Campania, magari ad Avellino come dirigente?

“Non è nei miei programmi. Al momento i miei progetti sono al nord, anche se nella vita non si può mai dire. Ho avuto diverse richieste ma non ho ancora trovato il programma giusto. Diciamo che ho voglia di concludere bene la carriera. Sono diventato selettivo e non voglio assolutamente sbagliare”.

 

SPOT