Tre buoni motivi per blindare Novellino…

AVELLINO CALCIO – Una partita tatticamente perfetta. Una prova in cui l’Avellino non ha sbagliato nulla. Quella contro la corazzata Spal, è stata una prestazione da big.  24 punti in 16 gare per Walter Novellino, media dell’1,5.  Una squadra rinata grazie all’allenatore di Montemarano, che escluse le sfide contro Perugia e Ternana non ha mai fallito. Meriterebbe la riconferma già da ora, perchè la rinascita del lupo è soprattutto merito suo. Un gruppo che ha dimostrato di avere valori, corretto nel mercato dicembrino, ma che già sotto la gestione Toscano non era di certo da buttare.  Ci sarebbero, almeno tre buoni motivi per “legare”il tecnico biancoverde sullo scranno dell’Avellino anche il prossimo anno.  Il primo è l’aver sbloccato la testa di alcuni giocatori che nella precedente gestione non sembravano adatti, pronti o che non venivano sfruttati al meglio per le loro caratteristiche: tipo Perrotta mai tenuto in considerazione dal tecnico calabrese, o Radunovic che dopo l’alternanza con Frattali è venuto fuori alla grande. Il “miracolo” più bello targato Novellino però è rappresentato da Omeonga. Il belga è un giocatore che in ritiro aveva mostrato ottime doti, ma che non riusciva a mostrare il proprio valore in campo. Adesso verticalizza, fa cambi di gioco, si avventura in coast to coasta in cui è difficile sdradigargli il pallone dai piedi.  Chi ha beneficiato della cura Novellino più di tutti è stato Ardemagni. Il centravanti milanese, da alcuni era stato già etichettato come giocatore che era venuto a svernare, senza capire che non aveva i rifornimenti giusti e che i vecchi moduli non riuscivano a sfruttarne le potenzialità. Il 4-4-2 di Novellino (che lo ha avuto anche a Modena) è riuscito ad esaltarlo.  Così come Migliorini che reduce da un brutto infortunio non era riuscito a fare la propria parte. Contro la squadra di Semplici ha guidcato la difesa, affrontando a muso duro un certo Floccari. Non l’ultimo arrivato.

Il secondo è il senso di appartenenza mostrato, le sue urla dagli spalti dopo le espulsioni, il continuo sottolineare il termine “cazzimma”, la grinta la determinazione, l’amore che sta mostrando verso i tifosi con cui ha esultato dopo la vittoria di ieri. Dimostrano come i pregiudizi di qualche scettico siano decaduti in niente.

Il terzo ed è quello più importante, è la salvezza. Quell’obiettivo che a piccoli passi si sta avvicinando.
Taccone e Gubitosa dovrebbero sedersi subito al tavolo con il tecnico di Montemarano. Un fuoriclasse della panchina, che ha dimostrato che è ancora suo tempo. Quattro promozioni dalla B alla A con Venezia, Napoli, Piacenza e Sampdoria non sono un caso. Così come una salvezza in massima serie con i lagunari ad inizio stagione dati da tutti per spacciati.

Novellino è pronto a completare l’ennesimo capolavoro nella terra che gli ha dato i natali. E speriamo che il prossimoanno, lo si possa vedere ancora in Irpinia…

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