Tifo, il risveglio di un amore sopito. Ora l’invasione di Gubbio

AVELLINO CALCIO – Un amore sopito. Un sentimento accantonato, ma mai cancellato. L’Avellino e i suoi tifosi si riabbracciano, lo fanno dal capoluogo a Zungoli, da Montoro a Calabritto. In ogni angolo della Provincia si respira aria di festa, si parla delle imprese dei lupi. La vittoria contro la Nocerina ha caricato l’ambiente e soprattutto riconsegnato alla maglia biancoverde la giusta cornice di pubblico. Una prima vittoria per Massimo Rastelli che a…

AVELLINO CALCIO – Un amore sopito. Un sentimento accantonato, ma mai cancellato. L’Avellino e i suoi tifosi si riabbracciano, lo fanno dal capoluogo a Zungoli, da Montoro a Calabritto. In ogni angolo della Provincia si respira aria di festa, si parla delle imprese dei lupi. La vittoria contro la Nocerina ha caricato l’ambiente e soprattutto riconsegnato alla maglia biancoverde la giusta cornice di pubblico. Una prima vittoria per Massimo Rastelli che al suo ritorno nella tana del lupo da allenatore, ha dichiarato che la sua prima vittoria, doveva essere la riconquista della gente. Adesso, dopo la vittoria e la prova di carattere nel derby l’irpinia pallonara è pronta ad invadere Gubbio. La carica dei mille si prepara per la gara più importante. Per una sfida che in caso di successo permetterebbe di dare un altro forte segnale al campionato (anche in virtù delle difficili trasferte di Perugia e Latina contro Frosinone e Benevento). L’Avellino si è rialzato dalla cenere e adesso guarda tutti dall’altro verso il basso. Cinque giornate per coronare un sogno: 450’ con un unico intento staccare il biglietto per la B. Adrano, Rosarno, Rossano e Hinterreggio sembrano essere solo un lontano ricordo. Il lupo ha curato le ferite e si appresta a completare la rinascita.

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