Ricordate i fratelli Carino? Pure loro volevano acquistare l’Avellino: arrestati e poi prosciolti

E’ durato sette anni e mezzo il processo che vedeva coinvolti Paolo e Francesco Carino, in una storia di finanziamenti, accusati di truffa in concorso con altre due persone (Vinicio Comella e Walter Fabiani), tutti rinviati a giudizio.

Il procedimento si è prescritto e mai sapremo se gli imputati fossero innocenti o colpevoli.

Qui potrete ritrovare la storia di quella vicenda giudiziaria (LEGGI QUI)

Ma chi erano i fratelli Carino? Due personaggi che nel 2007 volevano acquistare l’Avellino, ai tempi della gestione dei fratelli Pugliese.

I nomi di quei due giovani rampanti dal caschetto biondo e dalle idee avveniristiche (annunciarono di realizzare una bicicletta a forma di lupo da regalare agli abbonati, tra le tante amenità) sono rimasti scolpiti nella mente dei tifosi irpini e tornano alla memoria ogni volta che si parla della possibile cessione dell’Avellino.

Nomi come quello dei “gemelli” Carino o di Omar Scafuro servono per dire: attenzione a chi vendere la società di calcio. Pure i nomi di Circelli e Izzo pare siano accreditati per entrare nell’elenco dei personaggi da ricordare nella convulsa storia degli acquirenti dell’Avellino calcio, con la differenza che i due imprenditori sanniti hanno concluso l’acquisto della società – attraverso la IDC srl lo scorso 6 dicembre- mentre i Carino, lo Scafuro e altri furono subito bollati come avventurieri senza soldi nè vergogna.

Ora i nomi dei Carino sono tornati alla ribalta perchè il processo poi trasferito presso il Tribunale di Pescara è andato in prescrizione e ogni loro pendenza (e degli altri coimputati) con la giustizia è stata cancellata. Sono tornati liberi e giocondi, se hanno qualcosa di soldi da parte possono certamente ambire a rilevare le quotedi uno dei due litiganti soci della IDC. Chissà se Circelli, dopo essere stato pure in Spagna alla ricerca di un possibile socio, abbia voglia di fare una chiacchierata pure con Paolo e Francesco Carino.

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