Pubblicità nel calcio: una questione di necessità

Con milioni di telecamere puntate costantemente sul mondo del calcio, non c’è da sorprendersi che brand di successo puntino ad accordi con i club per promuovere i loro prodotti. Sport e pubblicità sono dalla notte dei tempi un binomio di successo e negli ultimi anni anche le piattaforme del betting online hanno fatto il loro ingresso nel gotha del calcio. La passione di milioni di appassionati per il mondo delle scommesse e l’utilizzo di campioni indiscussi come testimonial hanno innescato un bu…

Con milioni di telecamere puntate costantemente sul mondo del calcio, non c’è da sorprendersi che brand di successo puntino ad accordi con i club per promuovere i loro prodotti. Sport e pubblicità sono dalla notte dei tempi un binomio di successo e negli ultimi anni anche le piattaforme del betting online hanno fatto il loro ingresso nel gotha del calcio. La passione di milioni di appassionati per il mondo delle scommesse e l’utilizzo di campioni indiscussi come testimonial hanno innescato un business di successo, che alimenta le casse di alcune delle società più blasonate del calcio moderno, dal Bayern München all’Oympique Marsiglia, dalla Juventus al Manchester United, passando per il Real Madrid di Cristiano Ronaldo.
Bwin, la nota piattaforma di gioco online proprietaria anche del portale www.gdpoker.it, è nota agli appassionati del nostro calcio per aver sponsorizzato fino alla scorsa stagione il campionato di Serie B, mentre di recente ha rivestito il ruolo di sponsor game del match di cartello tra Empoli e Avellino.
Non solo la Premier League e la Serie A, il mondo delle scommesse è divenuto un fenomeno globale da inglobare anche realtà con un forte seguito a carattere regionale. L’ottimo campionato disputato sinora dall’AS Avellino e la maggior esposizione dei ‘Lupi’ sui media nazionali e regionali hanno suscitato l’interesse di importanti operatori del betting online. Le casse societarie del’Avellino, come quelle di tutte le altre protagoniste della Serie B e del calcio minore, necessitano di sponsorizzazioni per garantirsi la sopravvivenza e mantenere sempre alto il livello della categoria, da sempre cantera ideale per la formazione e crescita dei talenti del futuro.
Il taglio nelle sponsorizzazioni delle Pay per view, che canalizzano i loro investimenti quasi esclusivamente sui grandi eventi come la Serie A e la Champions League, rappresenta una vera e propria paga per le società che devono sudare le cosiddette sette camicie per far quadrare i bilanci e garantirsi l’iscrizione al prossimo campionato.
Nella maledetta stagione 2008-2009 il Covisoc dichiarò il fallimento dell’US Avellino, costretto a ripartire dalla Serie D con un nome completamente differente rispetto a quello che ha iscritto la storia del club irpino. Tra il 2010 e il 2012 una serie di ripescaggi e la sagacia aziendale dei dirigenti portarono l’Avellino prima in Lega Pro e poi alla promozione diretta in Serie B. Un traguardo impensabile per una squadra che fino a qualche anno prima competeva con le squadrette campane per conquistarsi un posto nel calcio professionistico. Fortunatamente l’impegno degli imprenditori locali e le sponsorizzazioni di marchi esterni consentono a realtà come l’Avellino di continuare a sognare una vetrina nel calcio che conta.

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