Pascucci: “Lupi, la B è vicina. Un giorno spero di tornare”

AVELLINO CALCIO – Nel Campobasso degli ex Vullo e Majella c’è anche un irpino. Felice Pascucci (21), centrocampista nativo di Sturno con un passato nelle giovanili dell’Avellino. Era arrivato in rossoblù in prova, il tecnico siciliano ha ‘ordinato’ subito un suo tesseramento dopo qualche giorno di allenamento. Dopo l’esperienza alla Cavese e quella sfortunata alla Turris (dove è stato vittima di un brutto infortunio), Pascucci è ripartito dal…

AVELLINO CALCIO – Nel Campobasso degli ex Vullo e Majella c’è anche un irpino. Felice Pascucci (21), centrocampista nativo di Sturno con un passato nelle giovanili dell’Avellino. Era arrivato in rossoblù in prova, il tecnico siciliano ha ‘ordinato’ subito un suo tesseramento dopo qualche giorno di allenamento. Dopo l’esperienza alla Cavese e quella sfortunata alla Turris (dove è stato vittima di un brutto infortunio), Pascucci è ripartito dal Molise. Tra le fila della squadra presieduta dal montellese Capone ha collezionato 12 presenze in Seconda Divisione.

Quanto è difficile per un irpino emergere nel calcio?
“Dipende molto dalla testa, dalla voglia che hai di allenarti e sacrificarti. Sono contento di aver avuto questa chance e la possibilità di mettermi in mostra. Il mio sogno è quello di poter tornare ad indossare la maglia dell’Avellino di cui sono tifoso”.
Ad Avellino lei è cresciuto calcisticamente…
“Ho trascorso tre anni bellissimi, soprattutto l’ultimo in Primavera con mister Esposito e con il responsabile Surro. Li ho conosciuto gente fantastica, tra cui Angelo Vecchione (scomparso in un incidente stradale ndr), eravamo divenuti molto amici. Un giocatore molto forte ed un ragazzo per bene”.
Come giudica la sua esperienza a Campobasso?
“Positiva, non smetterò mai di ringraziare Vullo ed il presidente Capone. Ho la possibilità di lavorare con un grandissimo tecnico: ha preso la squadra a 5 punti. Adesso, siamo ad un passo dalla salvezza diretta”.
Non molte settimane fa avete interrotto la striscia utile della Salernitana che durava da diversi mesi. Per lei una soddisfazione in più…
“E’ stata una gara che ho sentito in modo particolare, non perché affrontavamo la prima in classifica. Ma in quanto io sono tifoso dell’Avellino. Sotto la maglietta rossoblù ne sentivo una biancoverde cucita addosso. E’ stato bello vincere davanti ad una cornice di pubblico di quel genere. La gara che mi ha fatto capire che qualcosa stava cambiando. Dopo l’infortunio per me era difficile ripartire”.
A Campobasso gioca Fella arrivato proprio a gennaio in prestito dall’Avellino…
“Giuseppe è un giocatore eccezionale, un ragazzo che farà carriera. Ho avuto modo di giocarci insieme a Cava nella Berretti e mi aveva destato un a buona impressione. La società biancoverde ha fatto un ottimo investimento per il futuro. Ci sta dando una grossa mano”.
L’Avellino ha cinque punti di vantaggio sul Perugia, la B è ad un passo?
“Secondo me si, e non lo dico solamente da tifoso. Ha la squadra più forte, ben allenata da Rastelli. Una piazza importante. Sono certo che si farà festa. La vittoria contro la Nocerina è un segnale. I rossoneri sono una grande squadra, se la vedranno ai play-off contro Benevento, Perugia e Latina secondo me. Ora, bisognerà solo cercare di incrementare questo vantaggio nelle restanti cinque partite”.

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