Lupi in attesa del Collegio di Garanzia

AVELLINO CALCIO – Intanto, sul fronte calcioscommesse, c’è attesa per la pronuncia del collegio di garanzia del Coni per quanto riguarda il terzo filone dell’inchiesta “Dirty Soccer”. La disputa, portata in auge dallo studio Chiacchio, riguarda la notifica degli atti da parte della procura federale. Per quanto riguarda l’inchiesta, che ha preso il via dalla procura della repubblica di Catanzaro, Sant’Arcangelo e Paganese hanno fatto notare ai giudici che tra la…

AVELLINO CALCIO – Intanto, sul fronte calcioscommesse, c’è attesa per la pronuncia del collegio di garanzia del Coni per quanto riguarda il terzo filone dell’inchiesta “Dirty Soccer”. La disputa, portata in auge dallo studio Chiacchio, riguarda la notifica degli atti da parte della procura federale. Per quanto riguarda l’inchiesta, che ha preso il via dalla procura della repubblica di Catanzaro, Sant’Arcangelo e Paganese hanno fatto notare ai giudici che tra la notifica della conclusione delle indagini e l’invio del deferimento sono trascorsi più di quarantacinque giorni (termine indicato dal codice di giustizia sportiva). In primo grado l’eccezione delle due società è stata accolta. In secondo grado invece, la corte federale d’appello, ha ribaltato tale sentenza. Quindi domani ci sarà l’atto finale di una vicenda che dura ormai dallo scorso dicembre. Una pronuncia che potrebbe creare un precedente giurisprudenziale proprio in virtù del processo nel quale è imputato l’Us Avellino. Ad alcuni degli indagati, infatti, la notifica della chiusura delle indagini è stata inviata oltre il termini di venti giorni, previsti dal codice di giustizia sportiva, rispetto all’ultimo atto di indagine. Quindi, qualora il collegio di garanzia del coni, dovesse stabilire che i termini per la notifica degli atti sono “perentori” e non “ordinatori”, il deferimento inviato all’Avellino, al suo presidente Walter Taccone, ed agli altri tesserati ed ex tesserati biancoverdi, potrebbe essere dichiarato “irricevibile”.

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