Il doppio ex Visi: “L’Avellino non merita questa classifica…”

Stefano Visi è un doppio ex della gara contro la Ternana. Attualmente nel settore giovanile della Sambendettese, società in cui aveva giocato prima di essere ingaggiato dall’Avellino, fa le carte al match con le Fere. 38 presenze in Irpinia nel campionato 95-96 dopo un anno in prestito al Venezia. In Umbria ha giocato dal 2008 al 2011. “A prescindere dal risultato finale, non sarà una gara decisiva – ha affermato al telefono -. Il campionato è lungo e ci sono ancora tante partite. Per chi dovesse riuscire ad ottenere una vittoria sarebbe un’inizione di fudicia notevole. Il campionato di B è lungo. In cadetteria si ha sempre la possibilità di rialzare la testa”.

Crede fortemente nell’Avellino: “Ha tutto per non stare in quella posizione. Purtroppo, ci sono stati una serie di episiodi sfortunati che hanno inciso sul rendimento della squadra, ma con giocatori come Caataldo e Ardemagni si può recuperare in classifica. Senza dimenticare Novellino che è un tecnico di provata esperienza e che in questa categoria ha ottenuto risultati straordinari. Serve una vittoria. Purtroppo, la suqadra in questo momento sente le pressioni, ma sono sicuro che ne verrà fuori”.

Le tante assenze: “Quando mancano diversi giocatori, quello che non riesci a dare a livello tecnico, lo devi dare sotto l’aspetto caratteriale. Avellino è una piazza competente che mette un pò di sana pressione. Per giocare in biancoverde, devi avere gli attributi. Questo Avellino ha bisogno di fiducia. E sono certi che tutti insieme si possa uscire da questo momento. Non riesco a fare un pronostico, sono molto legato ad entrambe. A Terni ho trovato anche l’amore, mi auguro che riescano a salvarsi senza patemi”.
Su Radu: “E’ giovane, ma è un buon portiere. Un giocatore di sicuro avvenire”.

Sfoglia l’album dei ricordi: “Se penso a quel giorno del derby vinto con il gol di Calvaresi ricordo il boato al momento della ret e quello alla fine della partita. Avevamo battuto una squadra molto attrezzata. Fu per me una delle partite più importanti della mia storia calcistica. Nel secondo tempo ero sotto la nostra Curva e ho provato emozioni uniche. L’altro ricordo che ho ad Avellino è quello di mister Battista, ho conosciuto l’uomo più rispettato di tutta la città.Lui mi ha dato tanto. E poi per me ci fu la persona che era 20 anni avanti a tutti altri Corrado Orrico. Purtroppo, andò via perchè il suo carattere cozzava con quello del presidente Sibilia.Quella fu la svolta in negativo della nostra stagione”.

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