Commento/ Ora la vetta è sempre più lontana

Commento/ Ora la vetta è sempre più lontana
A guardare la classifica viene il mal di testa. Perché il primo posto è sempre più lontano e difficile da raggiungere. Quella che doveva essere la domenica della svolta si è trasformata in una domenica da incubo visto che da dieci punti di distacco si è passati a tredici dalla regina ( ora il Milazz…

Commento/ Ora la vetta è sempre più lontana

A guardare la classifica viene il mal di testa. Perché il primo posto è sempre più lontano e difficile da raggiungere. Quella che doveva essere la domenica della svolta si è trasformata in una domenica da incubo visto che da dieci punti di distacco si è passati a tredici dalla regina ( ora il Milazzo). E a guardare l’Avellino dall’alto in basso ci sono ben otto formazioni. Non poche. Certo c’è la solita canzone che il campionato è ancora lungo, a dicembre ci sarà la riapertura del mercato di riparazione, ma la sostanza cambia poco. Della squadra che doveva ammazzare il campionato o almeno dire la sua, non c’è traccia. Forse le due vittorie contro Rosarno e Palazzolo non sono state un’illusione, ma neanche una verità assoluta. Contro la Rossanese si è visto poco in termini di cattiveria, grinta e convinzione. C’è voglia di strafare a tratti, dimenticandosi così delle cose semplici. Perché sono le cose semplici a fare sempre e comunque la differenza. E’ questo forse che Romano e soci non hanno ancora capito.

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