Calcio, le cinque domande a Vincenzo Moretti

Vincenzo Moretti commenta la tribolata stagione dei lupi di Walter Novellino. Un campionato difficile ed altalenante in cui l’Avellino ha alternato prestazioni lodevoli a partite da dimenticare. I biancoverdi faticano fino all’ultima gara di campionato, quella decisiva contro il Latina tra le mura di casa del Partenio – Lombardi. Un 2 a 1 conquistato con tanta, troppa sofferenza ma che consente di raggiungere l’obiettivo salvezza chiudendo in festa il campionato 2016/2017.

L’ex terzino dell’Avellino spende parole di elogio sul tecnico di Montemarano e si augura, per il prossimo futuro, una stagione migliore rispetto alla precedente, programmata in maniera sostanziale ed ambiziosa.

1) Si chiude una stagione complicata per l’Avellino di mister Novellino che riesce a mantenere la categoria vincendo, con non poche difficoltà, l’ultima di campionato contro la retrocessa Latina…

“La cosa più importante è aver raggiunto l’obiettivo finale. Una salvezza che l’Avellino avrebbe potuto conquistare con più tranquillità e meno sofferenza visto l’andazzo del campionato. Non mi aspettavo, sinceramente, di ritrovarmi a commentare una salvezza sudata fino all’ultima giornata. E’ pur vero che la Serie B è un campionato particolare: puoi fare il filotto di risultati positivi e quello di risultati negativi. Ma ora mettiamoci alle spalle questa annata… Ciò che conta è lavorare in previsione della prossima stagione”.

 

2) Cosa non ha funzionato nel corso del campionato? Probabilmente, il cambio tecnico Toscano – Novellino è avvenuto troppo tardi?

“Toscano è un allenatore poco esperto per la categoria. Ha trovato una squadra abbastanza giovane ma puntargli il dito contro, adesso, è troppo facile. Tuttavia l’arrivo di Novellino ha dato una grande scossa all’ambiente e allo spogliatoio. E’ un allenatore competente, ferrato e preparato. Con lui la squadra ha acquisito fiducia e, man mano, sono arrivati anche i risultati. Complimenti alla società per aver scelto il giusto condottiero che ha portato squadra e città alla salvezza”.

 

3) Crede che le vicende sul calcioscommesse abbiano influito sul morale dei giocatori nelle ultime gare?

“Sotto l’aspetto psicologico – è inutile negarlo – una squadra risente di alcune situazioni. Scendi in campo poco tranquillo, affronti le partite in maniera differente. Anche se sei un professionista, lo scossone lo avverti, insomma. I tre punti tolti all’Avellino, diventati poi due, sono stati sottratti ingiustamente. Non trovo corretto che una società debba pagare errori commessi due anni fa. Una penalizzazione del genere incide, sicuramente, sulla squadra ma fino ad un certo punto. Non deve diventare un alibi. Quando scendi in campo devi obbligatoriamente annullare tutto, pensare a giocare e a vincere”.

 

4) Quale giocatore consiglierebbe alla società di non lasciarsi scappare?

“La società ha l’esperienza e le carte in regola per decifrare gli elementi da tenere e quelli da mandare via. Visti i risultati conseguiti, il club si siederà per programmare – mi auguro – un campionato diverso rispetto a quello appena conclusosi. L’Avellino, a mio avviso, può contare su giocatori interessanti. Ripeto, sarà brava la società a trattenere quelli che faranno al caso del nuovo progetto”.

 

5) Le sue considerazioni sull’eventuale riconferma di Novellino sulla panchina dell’Avellino per la prossima stagione…

“L’ho detto già prima: Novellino è l’uomo giusto sulla panchina biancoverde. Con sinergia e programmazione, questo allenatore farà volare alto l’Avellino”.

A.V.

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