Avellino, un primato nato anche dietro le quinte

AVELLINO CALCIO – E’ un Avellino che viaggia al massimo, imbattuto, 11 punti conquistati e primo posto solitario. Una squadra quella di Rastelli che è pronta a mettere la freccia e dare un segnale forte al campionato. La vittoria contro il Barletta ha fatto emergere il grande lavoro di equipe dello staff del tecnico di Torre del Greco. Una formazione atleticamente e fisicamente in un buon stato di forma, ed un portiere Fumagalli, che si è confermato sugli ottimi livelli dello scorso anno. L’ottimo lavoro del preparatore atletico Fabio Esposito sta venendo a galla, l’ex Nocerina e Portogruaro è molto aperto alla tecnologia, con una cultura scientifica basata sul metabolismo. Nel corso della preparazione e di alcuni allenamenti, si è visto l’utilizzo di un Gps che contrariamente a quanto si pensa non viene usato per misurare le distanze percorse ma le accelerazioni, i cambi di direzione il vantaggio muscolare. Propriocettività e chimica funzionale il suo pane. Considerato uno dei migliori nel suo ruolo da addetti ai lavori e non rappresenta un valore aggiunto.
Ha fatto cose egregie anche l’unico irpino della ‘squadra’ Paolo Pagliuca Collaboratore tecnico e responsabile de recupero atletico dei giocatori che in poche settimane è riuscito a rimettere in ‘ordine’ Lasagna reduce da un infortunio, Bittante, Minelli, Panatti, Fabbro e Giosa (migliori in campo nelle ultime due gare contro Benevento e Barletta). Dario Rossi secondo di Massimo Rastelli è uno stratega che cura molto la fase difensiva, da buon ex centrale.
Aspetto venuto a galla soprattutto nelle scorse settimane quando ha praticamente preso per mano le accoppiata Zappacosta e Bittante e Angiulli-Herrera, spiegandogli nel dettaglio i movimenti da fare per eludere il pressing avversario.
Senza dimenticare l’operato di Davide Dei, preparatore dei portieri che sta lavorando molto sui calci piazzati non disdegnando qualche grida per un esercizio sbagliato. Dopo cinque giornate l’Avellino ha il migliore reparto difensivo del torneo con 3 gol subiti. I campionati diventano importanti non solo per i protagonisti in campo, ma anche per coloro che lavorano nell’ombra. Chi ben comincia è a metà dell’opera.

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