Avellino-Nola a porte chiuse? Ecco le alternative per evitare la beffa

La beffa, per i tifosi biancoverdi, è dietro l’angolo. Il rischio delle porte chiuse al Partenio-Lombardi per la sfida di domenica contro il Nola è sempre più concreto, alla luce delle poche ore a disposizione per risolvere gli adempimenti richiesti dal decreto Pisanu, legate alla capienza dell’impianto sportivo, attualmente fissata a 10mila posti.

La dirigenza irpina è al lavoro per ottenere almeno la capienza ridotta (4999 posti), evitando ai sostenitori biancoverdi di saltare la prima gara ufficiale della squadra di Archimede Graziani.

In alternativa resta viva l’idea di un nuovo rinvio, probabilmente al 19 settembre, considerato che il 26 si gioca il terzo turno di campionato e sforare a ottobre rischierebbe di creare grattacapi alla LND e problemi al regolare svolgimento della manifestazione.

In tal caso, il Nola, che ha già acconsentito a due richieste di rinvio inviate dal sodalizio irpino (per il 26 agosto e il 2 settembre), potrebbe nuovamente venire incontro all’Avellino e accettare il posticipo dell’incontro. 

L’ultima ipotesi, infine, riguarda l’inversione del campo di gioco. In questo caso il match verrebbe disputato allo Sporting Club di Nola

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