Avellino, è un girone di ritorno da “grande”

Avellino, è un girone di ritorno da “grande”

Sono 22 i calciatori utilizzati da Salvatore Marra in un girone di ritorno da protagonista per l’Avellino che ha racimolato fino ad ora 12 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte (per un totale di 37 punti) ad una tornata dal termine della regular season. I biancoverdi che a Trapani sono a caccia della nona vittoria esterna consecutiva in campionato (con 8 è già record di tutti i tempi), undicesimo successo complessivo fuori casa (superando così il precedente record della stagione 1972/73 già eguagliato a Paola contro l’Acicatena). E’ proprio questo probabilmente il segreto della risalita. Infatti, i punti persi in casa (peggiore rendimento da quando una vittoria vale tre punti) sono stati probabilmente ampiamente recuperati. Ciò che pesa maggiormente sul cammino attuale è stato lo scarso rendimento fino al giro di boa, con tanti protagonisti che non hanno reso al massimo delle proprie possibilità. Non a caso, sui 22 elementi impiegati solo quattro (Giordani, Moscarino, D’Angelo e Rega) non raggiungono la sufficienza nel ritorno. Le mancanze, però, non sono così gravi. Si tratta solo di un lieve saliscendi. Ad esempio su Rega (giocatore più sostituito anche nel ritorno) nel complesso è sempre sopra la sufficienza e nelle ultime gare si è sacrificato molto in fase difensiva. Determinanti anche i correttivi dell’allenatore (41 cambi fatti fino a domenica scorsa) che rispetto alla passata gestione tecnica ha trovato un assetto in grado di reggere il peso della rincorsa. Con Apuzzo tra i pali in 13 partite i biancoverdi hanno subito poco più di mezzo gol a partita (7 in totale). Merito anche della coppia centrale abbastanza inedita, rispetto alle previsioni di inizio anno, Puleo-Patti in leggero calco nelle ultime partite. Il primo è stato sempre presente, il secondo ha saltato solo il match contro il Messina per squalifica. Da quando ha preso confidenza con il ruolo di fluidificante destro, Antonio Meola (uomo assist a quota 3 in 12 gare) è stato spesso determinante, cancellando finalmente qualche prestazione sciagurata nella prima parte del torneo. In avanti fondamentale l’apporto del duo Majella-Romano, 18 gol in due (il 58% delle 31 reti fatte in 16 gare), e di D’Isanto (4 gol). Caso è il calciatore che è entrato sempre in corso d’opera, mentre delle dieci presenze racimolate solo in una circostanza Tarquini ha giocato novanta minuti. Con D’Angelo, Licciardi e Viscido, poi si è trovato un certo equilibrio nella zona mediana dove anche Fanelli, scarsamente utilizzato è stato all’altezza della situazione.

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