Avellino Calcio, la strana cessione delle quote e quelle pratiche in sospeso

Luigi Izzo e Nicola Circelli hanno fino ad ora sbandierato ai quattro venti che la società IDC fosse così composta:

Izzo 25%

Autorino (ossia società a lui riferibile) 12,5%

De Lucia (o società a lui riferibile) 12,5%

Circelli 25%

Innovation Football 25%

E’ bastato fare una semplice visura camerale presso la CCIAA per verificare che, ufficialmente, risultano essere proprietari unicamente Luigi Izzo (50%) e Nicola Circelli (50%).

E gli altri?

Viene da domandarsi: Izzo e Circelli hanno ceduto o no parte delle proprie quote a coloro che in conferenza stampa furono presentati quali soci, ovvero Autorino, De Lucia ed Innovation Football o no?

In loro soccorso (mica tanto e tra poco scoprirete perchè) arriva sempre la stessa visura della CCIAA in cui risultano 3 protocolli relativi a trasferimento di quote avvenute distintamente:

1 cessione avvenuta in data 11/12/19 protocollata il 07/01/2020

2 cessione avvenuta in data 11/12/2019 protocollata in data 02/01/2020

3 cessione avvenuta in data 10/12/2019 protocollata in data 02/01/2020.

Queste tre operazioni (stranamente protocollate a distanza di 20 giorni dai rispettivi atti di cessione) risultano ancora “sospese”.

Cosa significa?

Significa che essendo tali operazioni “sospese”, come può il notaio procedere alla cessione del 25% di Circelli se da visura camerale egli possiede il 50% ed alla cessione del 25% di Innovation Football se da camerale essa non possiede alcuna quota?

Ma di cosa si sta parlando?

Non è che in questo bailamme di “essere o non essere” di fantomatici amministratori delegati e soci aleatori, sia stato scelto quale notaio quello del celebre film Febbre da Cavallo – La Mandrakata in cui viene “ciulato” il bonaccione figlio di Manzotin?

Intanto vi proponiamo elementi concreti, quale è sicuramente la visura camerale effettuata in data odierna.

Risulta che la IDC s.r.l. ha sede legale a Napoli (Via Mario De Ciccio, 18) ed una unità locale a Benevento.

Peraltro appare scritto che la stessa IDC s.r.l. ha un capitale sociale di 10mila euro, neanche interamente versato, visto che si è proceduto al versamento – peraltro previsto dalla normativa in materia – solo di 2500 euro. Però questo aspetto offre un altro elemento di riflessione, insieme a quello delle pratiche “sospese”.

Ma un pò di chiarezza: no, eh?

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