Avellino calcio, Forte e Rocchi: “Non potevamo rifiutare Avellino, qui si respira passione”

In attesa di piazzare qualche altro colpo in entrata, l’Avellino ha presentato i primi due rinforzi ufficiali: il portiere Francesco Forte e il difensore Gabriele Rocchi.

Forte ha detto: “Non ci ho pensato un attimo nel venire ad Avellino, l’ho affrontato una sola volta nel 2010 quando giocavo nella Vigor Lamezia. Avevo solo 18 anni, dopo una lunga gavetta e dieci anni di professionismo sono certo che ho le carte in regola per far parte di questa società.

Per un calciatore, Avellino è una tappa fondamentale, un sogno far parte di club di questo blasone. Ad Avellino si vive per la squadra di calcio, si respira senso di appartenenza.

Braglia è una garanzia. Ha dato un impatto notevole in questi giorni. Il presidente D’Agostino mi ha fatto subito un’ottima impressione. Qui c’è un ottimo progetto sportivo. 

Se dovesse arrivare un altro portiere valido, la competizione non mi spaventerebbe. Il posto me lo sono sempre guadagnato”.

Ha ragione Forte: come avrebbe potuto rifiutare un biennale alle cifre che ha ottenuto dall’Avellino?

Il calciatore rappresentato dal procuratore De Rosa, percepirà 70mila euro netti di ingaggio annuale, più 9mila euro di commissione più bonus, al lordo sono 150mila euro a cui aggiungere il 30% di tasse.

Se l’Avellino punta effettivamente su un under da schierare tra i pali, occorre capire il motivo per il quale è stato ingaggiato Forte che risulta essere il portiere più pagato in Lega Pro, dopo Frattali.

Se l’Avellino sta inseguendo il portiere della fiorentina o quello del Sassuolo, è evidente che queste società siano intenzionate a cedere i loro giovani solo se dovessero giocare da titolari e fare esperienza in Lega Pro.

Per questo appare incomprensibile il notevole sforzo economico compiuto dall’Avellino con Forte per fargli fare il “secondo”: è come acquistare un appartamento di 40 metri quadri ed avere però i balconi di 200 metri quadri.

Ecco Rocchi

Sulla stessa lunghezza d’onda Gabriele Rocchi: “Quando il mio procuratore mi ha parlato dell’offerta dell’Avellino, gli ho detto di accelerare i tempi e di procedere. Come si fa a rifiutare questa società?

Vero, a certe cifre nessuno rinuncerebbe. Poi se si tratta di Avellino, meglio ancora.

Poi le rituali frasi del calciatore per magnificare chi gli ha dato la possibilità di firmare un contratto del genere. “Braglia è un vincente e da Di Somma c’è solo da imparare, è stato un difensore di serie A, i suoi complimenti mi onorano“.

Poi Rocchi ha parlato di se stesso, svelando: “Mi ispiro a Barzagli, Skriniar e De Vrij, cerco di carpire loro qualche segreto nei movimenti e nel modo di stare in campo. Dove preferirei giocare? In qualsiasi posizione della difesa, poi sarà il mister a decidere per me”.

Intanto è stata posticipata la data della presentazione dei calendari di Lega Pro, fissata per il 10 settembre, a causa del processo che vede protagonisti Picerno e Bitonto, condannate alla Serie D in primo grado per illecito sportivo.

SPOT