Avellino Calcio, c’è il Black Friday: vendita a prezzo scontato

L’assemblea straordinaria dei soci del gruppo Sidigas deciderà, in giornata, la cessione dell’U.S. Avellino 1912 di cui l’azienda del gas detiene il 95% delle quote societarie.

L’altro 5% del totale è in capo al patron Gianandrea De Cesare il quale durante il Consiglio di Amministrazione della stessa Sidigas, aveva espresso il parere negativo in merito alla cessione della società di calcio.

In giornata De Cesare potrebbe cambiare parere ma non è detto che sia così perché egli rappresenta le altre due società del gruppo all’interno e il suo voto resta determinante.

Non è escluso che l’appuntamento possa essere rinviato, in caso di assenza del patron De Cesare. In quel caso la situazione resterebbe congelata fino alla prossima assemblea dei soci.

Amici, legali, amministratori stanno consigliando, in tutti i modi, a Gianandrea De Cesare di farsi da parte, di rinunciare all’Avellino Calcio che il patron ostinatamente vuole continuare a gestire, seppure i suoi problemi giudiziari siano emersi in coincidenza con la discesa in campo nel mondo del calcio.

Un mondo dove ogni personaggio viene esaminato ai raggi x ed eventualmente giudicato a furor di popolo, nel bene e nel male, osannato oppure inserito nel tritacarne mediatico e dei social.

I sondaggi fanno propendere per la cessione della società di calcio e l’abbandono di De Cesare che avrebbe voluto continuare a fare gestire l’Avellino a Claudio Mauriello in virtù di una promessa fatta tempo fa al papà del giovane e dinamico presidente, ovvero il giudice tributario Antonio adesso anch’egli alle prese con problemi giudiziari, più o meno gravi quanto quelli che investono la Sidigas e le società collegate.

Rispetto a tali previsioni resta però la ferma volontà del patron De Cesare di non mollare.

E allora, sarà effettivamente ceduta la società di calcio?

Chi rileverà l’U.S. Avellino 1912?

Domani potrebbe essere “il giorno“.
Guarda un po’, quello che coincide con il Black Friday, il giorno dell’anno in cui i potenziali acquirenti, in ogni settore, possono trovare offerte e sconti su qualsiasi tipo di prodotto.

Anche sull’U.S. Avellino 1912.

Quale prezzo pagheranno gli acquirenti, nel caso sia possibile la cessione?

Potrebbero essere un milione e 300mila euro proposti dalla cordata facente capo agli imprenditori Luigi Izzo e Nicola Circelli e rappresentata da Aniello Martone potenziale direttore generale.

Ma resta ancora in corsa l’altra cordata facente capo all’imprenditore De Sarlo la cui offerta era stata di 700mila euro con l’accollo di tutti i debiti in capo alla società di calcio per la quale sono in arrivo nuove richieste di pagamento, non ultima quella dei 68mila euro da parte dei tesserati della passata stagione che reclamano lo stipendio di giugno non ancora pagato, salvo rivolgersi agli uffici della Lega per ottenere quanto loro dovuto.

A mantenere in corsa la cordata di De Sarlo è il fatto che il gruppo Izzo-Circelli ha dovuto registrare l’uscita di scena di Nicola Di Matteo, il cui apporto economico sarebbe stato rilevante, non solo con l’anticipazione di 100mila euro fatta personalmente quale forma di caparra per dare sostanza all’operazione e dimostrare di volere compiere fatti e non chiacchiere.

Quei soldi anticipati da Di Matteo dovrebbero essere versati dagli altri due soci rimasti nel gruppo.

In questi giorni ci sono stati frenetici contatti, da parte di emissari di Izzo e Circelli, con diversi imprenditori irpini al fine di invogliare qualcuno di loro a fare parte del gruppo intenzionato a rilevare l’Avellino calcio. Le risposte sono state negative.

Non è dunque da escludere l’ipotesi che possa venire meno il gruppo “forte” quello del milione e 300 mila euro.

Se ciò dovesse avvenire, resterebbe in corsa il gruppo De Sarlo, disposto a spendere 700mila euro, giusto la metà. Come si fa per il Black Friday.

In un caso e nell’altro, l’Avellino sarà gestito da “forestieri”, come del resto stava avvenendo con Gianandrea De Cesare, napoletano a tutti gli effetti, seppure con dichiarato cuore biancoverde.

Dichiarato.

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