Alla scoperta del Trapani “capolista mancata”

Alla scoperta del Trapani “capolista mancata”

Ha racimolato otto punti in meno rispetto al girone di andata (36 al giro di boa) il Trapani che s’appresta a chiudere con l’Avellino una stagione regolare caratterizzata da alti e bassi. Il team allenato da Roberto Boscaglia, chiamato l’estate scorsa dal presidente Morace dopo la bella cavalcata con la matricola Nissa lo scorso campionato, ha ritrovato il feeling con la vittoria nelle ultime cinque partite dopo una fase di calo che ha compromesso l’ascesa diretta nel professionismo, in favore della “sorpresa” Milazzo che manca dalla stagione 1999/00 quando i granata, complice una situazione finanziaria disastrosa, abbandonarono l’allora Serie C2 per ripartire l’anno successivo dal campionato regionale di Eccellenza. Che tipo di avversario si ritroverà di fronte l’Avellino? Senz’altro un complesso organizzato, quasi al completo, posizionato in campo con un 4-4-2 elastico e basato sugli esterni. Dovranno fare molta attenzione all’approccio psicologico ed a coprire bene gli spazi gli uomini di Salvatore Marra colpiti all’andata proprio grazie a due inserimenti laterali. Il Trapani, terzo migliore rendimento interno con 38 punti racimolati in 16 partite (12 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte), al Provinciale è stato sorpreso solo dal Modica (0-2) e dal Sambiase (0-1), subendo appena 12 gol e realizzandone ben 33 (migliore attacco interno di tutto il girone). In trasferta, invece, i granata sono secondi (26 punti, 8 successi, 2 pareggi e 7 sconfitte) dietro l’Avellino a quota 34 (10 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte).
Un occhio particolare a Giuseppe Perrone, che ha avuto Zeman a Foggia come maestro e che prima di Trapani ha sempre giocato in palcoscenici professionistici, secondo nella speciale graduatoria dei cannonieri a quota 20, in trenta presenze e 2664 minuti giocati (e non 21 come erroneamente riportato dal sito ufficiale trapanese o altri organi d’informazione ingannato dalla fonte sbagliata, infatti dallo score della punta va tolta una rete perché nella gara interna contro la Vigor Lamezia fu autorete di Ginobili che deviò nella propria porta un tentativo di cross di Perrone). L’attacco siciliano, migliore del girone a quota 55 punti (uno in più dell’Avellino) dà il massimo nella ripresa: 13 gol fatti dal 1’ al 15’ st; addirittura 17 dal 30’ al 45’ st e 5 nel recupero. La coperta, però, a volte è corta nel senso che spesso, soprattutto nel ritorno, il Trapani ha concesso troppi spazi negli sedici metri della propria metà campo: 15 gol incassati dal 16’ pt al 45’ pt. Nella ripresa, recupero compreso, sono appena 9 le reti prese.
I calciatori più impiegati dall’allenatore sono il difensore Salvatore Colletto, 29 presenze, il centrocampista Vincento Grillo, 31, il giovane esterno Vincenzo Coco, 31, e Giuseppe Perrone. Sono cinque, infine, i diffidati: Alessio Alletto, Colletto, Gancitano, Grillo e Lupo.

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