Vitucci: “Concentriamoci solo su Milano”

AVELLINO – Conferenza stampa di coach Vitucci, prima della difficile sfida contro L’Armani Jeans Milano. La settimana in casa bianco verde non è stata delle più serene, e il coach Veneto, da grande uomo di sport vuole subito precisare alcuni aspetti e fugare qualsiasi tipo di dubbio: “Penso che dovremmo ricordarci un po’ tutti, dai giocatori a ciò che gravita intorno alla squadra, che dovremmo essere più debitori nei confronti di chi produce uno sforza di alto livello per mantenere una realtà come questa ad Avellino e, nella fattispecie, della famiglia Ercolino. Noi con 5 punti abbiamo perso 3 partite, ma una delle prima cose che ho detto alla squadra ad inizio settimana è che le partite le abbiamo perse sul campo e basta. Tutto il resto non c’entra, perché significa ragionare e avere a che fare con persone di basso livello. Le sconfitte non sono arrivate per colpa di un mancato pagamento, o di un ritardo: non sempre il risultato è figlio degli avvenuti pagamenti, anche perché altrimenti sarebbe troppo facile. Perciò mi auguro, già da domenica che i miei mettano in campo la stessa rabbia e la stessa frustrazione che ho io per non aver conquistato dei risultati che avremmo avuto alla portata.
D. “Le ultime tre sconfitte sono maturate per fattori esclusivamente tecnici?”
R. I margini stretti ci dicono che abbiamo giocato tutte le partite fino in fondo, ma se non abbiamo vinto, vuol dire che lo sforzo fatto non è bastato, vuol dire che per vincere bisogna mettere in campo qualcosa in più. E questo qualcosa in più, che ci è mancato, non può essere giustificato con fattori extra sportivi. Bisogna avere dell’onestà intellettuale e i miei devono offrire delle prestazioni al livello che possono dare e, fino ad ora, questo non è successo”.
D. “In queste prime otto giornate non tutti hanno dato il cento per cento in campo?”
R. “Questa squadra deve essere maggiormente responsabilizzata e ha bisogno che tutti diano il proprio massimo in ogni partita, cosa che fino ad ora non è mai successa. Se non lo vogliono fare per loro, lo devono fare nei confronti della società, dei tifosi e di chi ci segue”.
D. “Non potrebbe esserci dei limiti tecnici o mentali?”
R. “Io penso e so che loro possono fare di più. Con il tipo di campionato che stiamo affrontando non è sufficiente che mi giochino ben solo 3 giocatori, non può bastare. Devono giocare tutti meglio e insieme. Devono avere coscienza di questo e trasformarla in energia positiva nelle prestazioni in campo”.
D. “Sicuramente, dopo tre sconfitte in fila, Milano non è la formazione più facile da affrontare”
R. “A Milano andiamo a fare una partita molto stimolante, impegnativa e, ovviamente, difficile visto che affronteremo una delle due migliori squadre d’Italia. Hanno un roster profondo e, probabilmente recupereranno Pecherov. Queste sono sfide che non hanno bisogno di essere presentate perché giocare contro un avversario così forte, ti da sufficienti motivazioni per dare il massimo e per preparare al meglio la partita, perché affronteremo un avversario importante in una vetrina altrettanto importante”.

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