Spinelli: “A Biella tanti bei ricordi, ma ora voglio vincere”

La Scandone Air Avellino ha ripreso gli allenamenti dopo la prima sconfitta interna, patita sabato, contro la Bennet Cantù. Thomas e soci hanno iniziato a preparare la gara contro l’Angelico Biella prevista per domenica. Grande ex del match Valerio Spinelli, che a Biella ha raggiunto una semifinale play off nel 2009: ”Ho tanti e bei ricordi a Biella: mi sono sempre trovato bene sia con i tifosi che con la società e certamente non ho il dente avvelenato, ma dalla palla a 2 penserò solo alla partita e a come vincerla”.
”Sabato, contro Cantù una sconfitta figlia, probabilmente, della maggiore coesione della squadra di Trinchieri?”
”Hanno sicuramente giocato meglio di noi ma, pur non esprimendoci al meglio, siamo rimasti lì fino alla fine. In queste prime 6 partite abbiamo giocato con ottime squadre e il bilancio, fin’ora è comunque positivo. Adesso ci tocca Biella,un campo molto caldo, ma ci proveremo”.
”Contro Cantù è ritornato il problema della palle perse: nascono perché fermiamo spesso al palla e perdiamo fluidità in attacco ?”
” Sicuramente, per il nostro sistema di gioco, fermare la palla non è un bene. Volendo difendere sempre in maniera aggressiva per correre in contropiede, effettivamente, facciamo troppe palle perse; se a questo si aggiunge l’ottima organizzazione difensiva di Cantù il problema diventa più evidente. Per evitare questo dobbiamo lavorare in palestra per limare questi errori e commetterne sempre meno”.
”E’ però evidente che se riusciamo a correre ne traiamo vantaggio”.
R.”E vero, ci piace molto correre e inoltre abbiamo tutti i lunghi che corrono bene il campo. Però, ormai, gli avversari lo sanno e si adeguano, ragion per cui dobbiamo difendere ancora più intensamente per forzare il contropiede”.
”A Biella, presumibilmente, dovrai vedertela con Sosa, un playmaker giovane alla prima esperienza in Italia”.
”Si, ma non c’è solo lui di pericoloso, ma anche Slaughter, inoltre conosco Jurak che giocava con me 2 anni fa, un lungo di sostanza con un impatti immediato sulla partita. A loro piace giocare a molti possessi, segnando tanti punti, tirando subito, nei primi 15 secondi dell’azione. Inoltre, giocano in un campo che glielo permette. Noi dobbiamo essere bravi a non avere black out, perché se andiamo sotto, anche di 10 punti, in quell’ambiente è difficile recuperarli“.
”Visto il modo di giocare di Biella, potrebbe essere più giusto snaturarsi o dobbiamo giocare ai nostri soliti ritmi?”
”Questo la deciderà il coach: lui saprà come fermare Biella, anche se non so se deciderà di correre più di loro o abbassare i ritmi. In questi giorni di preparazione sapremo come fare”.

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