Cantù si esalta nel finale e batte Avellino 63-72

La Sidigas, reduce dalla vittoria nel recupero di mercoledì sera contro Teramo, ospita per la seconda gara consecutiva casalinga la Bennet Cantù. La squadra di coach Vitucci punta a riscattare la sconfitta subita proprio contro i canturini in occasione della Coppa Italia. Il tecnico trevigiano dovrà rinunciare a Lauwers (già out contro Teramo) che nella giornata di ieri si è separato ufficialmente dal club biancoverde oltre a Dean, infortunato.

Quintetti iniziali:

Avellino: Green, Infanti, Gaddefors, Golemac, Johnson
Cantù: Cinciarini, Mazzarino, Micov, Leunen, Marconato

1° quarto: 16-12
Subito a segno Cinciarini, poi assolo biancoverde con Green autore di 7 punti per il +9 (11-2). Cantù non riesce a trovare spazi e subisce il gioco rapido e incisivo della Scandone. Poi c’è un black out dei padroni di casa: due palle perse valgono lo 0-6 con Shemadini e Perkins, neo entrati insieme con Leunen. Cantù rientra (11-8), Vitucci chiama time out e Green riporta ordine oltre l’arco (14-8). Brunner da sotto e Markoishvili riducono il gap mentre Golemac chiude il primo periodo sul 16-12 per gli irpini.

2° quarto: 33-34
Botta e risposta tra Micov (tripla) e Johnson (2+1) in avvio per il 19-15; Perkins prima dai liberi poi dalla lunga distanza firma il 21-20, Slay riceve un assist pregevole di Golemac per il 23-20. Brunner riduce e, su successiva palla persa di Green, la tripla di Markoishvili vale il sorpasso (23-25). Golemac non perde tempo e riporta avanti la Sidigas, sempre da 3: 26-23. Intenso finale di periodo. Cantù registra un break, come in precedenza. Prima Brunner poi Markoishvili, con il secondo che sfrutta il possesso su errore al tiro di Infanti. Sul 26-30 è Green a ergersi a protagonista, riducendo dalla lunetta e andando a segno subito dopo dalla lunga distanza (31-30 al 18’). Ancora Green, tra i canestri di Marconato e Micov (33-34). Ultimo giro per Cantù che non sfrutta i due extra possessi (2 triple Mazzarino e una di Perkins sul ferro) e chiude avanti di uno a metà gara.

3° quarto: 49-51
Grande equilibrio anche nella terza frazione. Si procede punto a punto, con il punteggio in altalena, senza particolari strappi. Mazzarino trova due triple consecutive, la Scandone costruisce sotto canestro e con Green, Slay e Johnson (dominatore sotto le plance) firma il 40-41. La gara si accende, molti contrasti non sanzionati dagli arbitri che faticano a gestire l’intensità dei cestisti, soprattutto in area piccola. E’ battaglia vera (42-45, Brunner), la gara si accende con la “bomba” di Green che chiude un break di 7-0 (49-45) e manda in visibilio il palasport. Micov e Brunner sfruttano due errori (palla persa di Johnson, conclusione fallita di Slay) per pareggiare i conti. Il sorpasso, nel finale, è di Perkins dai liberi, prima della sirena.

4° quarto: 63-72
Crolla nel finale Avellino che ha in Green il suo uomo in più (32 punti) ma deve fare i conti con una panchina corta, con assenze e coach Vitucci può disporre di soli 6 uomini (utilizzerà anche Soloperto, ma solo per 3 minuti). Cantù accelera e lascia la Sidigas al palo (51-65), con un break di 2-14. Il solo Green (8 punti di fila) prova a ridurre, poi nel finale protesta beccandosi un tecnico che non incide tuttavia sulle sorti del match. Cantù vince ancora confermandosi bestia nera dell’Avellino.

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