Michelutti: “La difesa il nostro punto di forza”

Michelutti: “La difesa il nostro punto di forza”
A soli trent’anni, ma può già considerarsi un veterano del Basket visto che sono dieci anni che fa questo mestiere. Daniele Michelutti, assistant coach insieme a De Gennaro, si è messo in gioco come il suo capo allenatore ed ha voglia di far bene in una realtà nuova per lui come Avellino. C…

Michelutti: “La difesa il nostro punto di forza”

A soli trent’anni, ma può già considerarsi un veterano del Basket visto che sono dieci anni che fa questo mestiere. Daniele Michelutti, assistant coach insieme a De Gennaro, si è messo in gioco come il suo capo allenatore ed ha voglia di far bene in una realtà nuova per lui come Avellino. Coach ci tracci un bilancio di questi primi mesi passati all’ombra di Montevergine.
Questa è un esperienza che mi sta caricando e dando tante motivazioni. Il primo impatto è stato esplosivo tutti mi hanno messo a mio agio e l’ambientamento è stato semplice. Conoscevo già Pancotto perché già avevo lavorato con lui e conoscevo anche Gianluca (de Gennaro) dunque non ho avuto problemi, poi quando è iniziata la preparazione ti concentri sul lavoro e non pensi più a nulla.
C’è differenza ad allenare al nord piuttosto che allenare al sud?
“Non credo, quindi non posso fare una differenziazione tra nord e sud, ma posso dire che c’è differenza ad allenare tra le varie categorie, cambia il talento dei giocatori cambiano le motivazioni però devo dire che è sempre basket.”
Qual è il lavoro che svolge Michelutti durante la settimana?
“Non ci siamo dati una divisione dei compiti con De Gennaro lavoriamo in sinergia anche con Pancotto per preparare la squadra nel migliore dei modi per affrontare la partita, diciamo che il lavoro dell’assistant coach è più improntato sui video della squadra da afforntare ma anche di ogni singolo giocatore e poi dare input al coach per cercare durante una gara per portare a casa una vittoria”.
Parliamo dell’Air. Il precampionato della squadra è stato un po’ altalenante a cosa sono dovuti questi alti e bassi?
“Io credo che quanto parliamo di altalenante dobbiamo parlare solo di risultato. Io credo che a volte una sconfitta nel precampionato sia meglio di una vittoria. Vincere in amichevole significherebbe nascondere quei problemi che la squadra palesa, mentre perdere fa emergere quei difetti che durante la settimana vanno corretti, quindi non credo che sia stato del tutto negativo”.
Quale è stato il giocatore che in questo precampionato l’ha impressionato di più?
“Non voglio fare differenza è la squadra che è cresciuta in ogni suo singolo. Il torneo Vito Lepore ne è la riprova, la prima sera sono emersi dei giocatori la seconda sera ne sono emersi altri e questo potrebbe essere l’arma in più per il campionato, sei mi mettesi nei panni dell’avversario avrei dei dubbi su quale giocatore limitare, le nostre vittorie infatti sono arrivate quando tutti hanno dato il proprio contributo”
Domenica inizia il campionato, il primo avversario sarà la Scavolini come si batte la squadra di Dalmonte?
“Ci stiamo lavorando, sicuramente dovremo partire dalle nostre convinzioni e dai propri punti di forza come la difesa e giocando in casa la nostra aerea deve diventare un fortino inespugnabile. Dovremo mantenere un ritmo di gara alto in attacco perché sappiamo benissimo di cosa è capace di fare la nostra squadra in campo aperto. Pesaro è completa come squadra hanno Green che tutti conoscete Cinciarini che avete ammirato lo scorso anno e Michael Hicks che è uno dei giocatori più forti negli ultimi anni del nostro campionato. Quindi avranno pure esperienza di noi, ma dovranno venirsela come a giocare non facciamo sconti a nessuno”.
Quest’anno qual è l’obiettivo principale della squadra?
“Credo che all’inizio non è facile dire quale traguardo si può raggiungere, sicuramente dovremo acquisire la capacità di vincere in casa e subito dopo andare a cercare il risultato lontano dalle mura amiche. Sembra una banalità, ma se i ragazzi capiscono come si fa a vincere poi è più facile continuare a farlo”.
Dopo quest’anno quali sono i progetti futuri di Daniele Michelutti?
“Non saprei ancora dirtelo, nella mia carriera sono andato avanti un passo alla volta partendo dal basso per arrivare in alto, certo il mio obiettivo finale sicuramente è quello di allenare perché ce l’ho dentro, ma penso sia ancora presto e non voglio bruciarmi e quindi finché Pancotto mi darà l’opportunità di stare a fianco a lui ben venga”

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