Coppa amara, Cantù-Avellino 99-70: si torna subito a casa

SCANDONE AVELLINO – Ripetere l’exploit di qualche anno fa. E’ il sogno nel cassetto della Sidigas Avellino che chiede strada alla bestia nera Cantù che negli ultimi confronti diretti ha quasi sempre vinto nettamente. Vitucci non recupera Dean, mentre può contare su Johnson e Spinelli. D’altro lato Trincheri può contare sul roster tipo.

Quintetti iniziali:
Cantù: Micov, Leunen, Marconato, Cinciarini, Basile.
Avellino: Green, Gaddefors, Golemac, Slay, Johnson.

1° quarto: 19-24
Non si segna per quasi due minuti poi Micov rompe gli indugi con una tripla. Subito la risposta di Golemac in un avvio dominato dalla tensione e soprattutto dalle difese. Green subito in partita aumenta il ritmo e l’Air grazie a sei punti del minuto play, ad una schiacciata di Johnson e ad uno spunto di Golemac si porta subito sul 12-9 al 5’. E’ sfida nella sfida con Green e Micov devastanti dalla distanza (17-17). La differenza nel finale la fa Slay che a pochi secondi dal mini intervallo recupera palla e con una tripla conferma che la Sidigas non è in gita.

2° quarto: 43-36
Con Mazzarino sul parquet Cantù si fa minacciosa. La Scandone tiene botta con Green, 15 punti in poco più di dieci minuti, ma soffre ai rimbalzi e sotto canestro la Bennet fa sentire la fisicità di Marconato e Brunner. Avellino al 14’ è sempre avanti 31-28 grazie anche alla buona mira dall’arco di Lauwers. E’ buona l’intensità difensiva dell’Air, ma Cantù alza il ritmo e con un break di 12-2 va sul +5 (38-33) a 3’26’’ dall’intervallo. In difficoltà gli irpini. Johnson è troppo solo sotto le plance, mentre sui lati la Sidigas spesso è scoperta. Lauwers perde banalmente un pallone e Micov su assist di Perkins punisce ancora i biancoverdi (42-33). Lauwers dalla lunetta fa uno su due prima del ritorno in campo di Valerio Spinelli. Golemac si riscatta parzialmente, ma Cantù all’intervallo è avanti di sette.

3° quarto: 74-56
Slay prova a scuotere i suoi, ma Cantù sfrutta i duelli vinti da Markoishvili contro Johnson e respinge indietro ogni tentativo irpino. Al 24’ i lombardi sono sul +10 (53-43) anche grazie alle maggiori soluzioni offensive rispetto agli avversari che sbagliano anche un paio di comode triple “aperte”. Sbaglia tre liberi di fila Avellino (due con Johnson e uno con Slay) che si ritrova sul -14 dopo una tripla di Markoishvili (58-44 al 26’). Imbarca acqua la difesa avellinese. Golemac commette fallo su Brunner e si becca un tecnico a 3’36’’ dall’ultimo mini-intervallo. Mazzarino, che aveva preso il posto di Brunner, fa tre liberi di fila (63-45). Negli ultimi due minuti quattro punti di fila di Golemac e ben due triple del veterano Basile. Partita praticamente chiusa con un quarto d’anticipo (69-49). Perkins prova a dar nuova linfa ad Avellino beccandosi un tecnico. Golemac non sbaglia i quattro liberi, ma la circolazione di palla è diversa tra le due formazioni oltre ad un contributo delle panchine diverse (33 punti per Cantù, appena 4 per Avellino).

Ultimo quarto: 99-70
Come in campionato prende il largo Cantù con Markoishvili e Mazzarino, Shermadini. Vitucci dà spazio a qualche elemento meno utilizzato durante la regular season (87-60 al 36’). Scorre velocemente il cronometro. Poco da salvare in casa Avellino se non l’orgoglio per aver lottato, nonostante una situazione generale difficile e da valutare nelle prossime settimane. Scandone eliminata come lo scorso anno dalle Final Eight da Cantù che affronterà in semifinale Pesaro. La Scavolini nel pomeriggio infatti ha sconfitto 90-70 l’Umana Venezia.

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