Bologna batte Avellino 73-61 e va in finale

Bologna batte Avellino 73-61 e va in finale
E’ la Virtus Bologna la prima finalista della Coppa Italia 2010. Battuti i padroni di casa dell’Air Avellino 61-73. Non bastano 24 punti segnati da Brown agli irpini condannati dal tiro dalla distanza: 5/27 da tre.
1° quarto: Bologna avanti 13-8

Bologna batte Avellino 73-61 e va in finale

E’ la Virtus Bologna la prima finalista della Coppa Italia 2010. Battuti i padroni di casa dell’Air Avellino 61-73. Non bastano 24 punti segnati da Brown agli irpini condannati dal tiro dalla distanza: 5/27 da tre.
1° quarto: Bologna avanti 13-8
Questi i quintetti di partenza. Avellino: Brown, Szewczyk, Nelson, Troutman, Akyol. Bologna: Collins, Moss, Koponen, Maggioli, Hurd.

Collins ne fa subito sei con due conclusioni dalla distanza, Nelson, dopo oltre 2’ di gioco, trova i primi punti (6-2) con Bologna che difende bene chiudendo le iniziative sugli esterni degli irpini. Interessante il duello Collins-Brown che subisce un’interruzione a causa di un problema muscolare (risentimento a un adduttore) accusato dal folletto virtussino. Avellino spreca tre possessi prima di trovare il 6 pari (al 6’). Moss replica da tre, Troutman è puntuale sotto le plance proprio come Maggioli (11-8 al 7’). Collins, ricevute le cure necessarie, rientra in campo ma non sembra essere al meglio. Canestro stregato per i biancoverdi che fanno di tutto per complicarsi la vita con scelte forzate. Una grande giocata di Koponen chiude il primo set.
2° quarto: Bologna avanti 42-29
Avellino non riesce a trovare canestri da tre punti (1/9 al 13’). Mentre l’Air sbaglia, Bologna ne approfitta per segnare punti facili dentro l’area con Vukcevic e Fajardo (27-13, il vantaggio diventa di 14 lunghezze). Nelson e Brown capitalizzano due possessi di fila (5 punti) e accorciano sul 27-18. La partita si accende. Sanikidze per il 29-18 in penetrazione, risponde la schiacciata di Troutman. Al tiro da tre di Collins da tre replica Troutman dai liberi ma ancora lo scatenato Collins dalla distanza punisce Avellino per il 35-24. L’Air fallisce da dentro e Prato trova canestro, fallo e libero: 38-24. Lo imita Nelson che riduce di tre lunghezze il divario ma ancora Prato trova punti nell’area irpina dove la concentrazione cala nel finale di tempo e anche Sanikidze ha tempo per andare a segno chiudendo così la prima parte di gara. Avellino paga senza dubbio l’imprecisione al tiro da lontano (2/15) e, pur tirando più degli avversari (12/33 contro 17/30) trova meno la via del canestro. Domina la Virtus nei rimbalzi difensivi (15-10) vantando 12 palloni recuperati.
3° quarto: Bologna avanti 58-49
Avvio equilibrato, poi Avellino recupera palla e con Nelson accorcia (44-35). Prato si alza da tre, lasciato del tutto libero. Brown dai liberi, poi da tre segna per il -7. Collins butta via un pallone, il pubblico di casa si esalta ma sul possesso successivo Szewczyk manda sul ferro la conclusione dalla distanza. Dai liberi Maggioli li mette entrambi, Dylewicz soltanto uno imitato su fronte opposto da Moss (50-41). Ci pensa Dylewicz a sbloccare il discorso dal campo, seguito da Troutman. Avellino alza la pressione difensiva, Bologna perde palla, in contropiede scatta Brown che serve Akyol per il 50-47. Collins dalla lunetta fa 2/2, lo stesso fa Brown ed è 52-49. Akyol fallisce da tre, non Maggioli imitato successivamente da Collins, bravo e fortunato a trovare la “bomba” del +9 di fine terzo tempo sulla sirena.
4° quarto: Segna Troutman, replica Maggioli ma è di Vukcevic la “bomba” che riallontana Avellino di 12. L’Air continua a fallire da tre, lo stesso accaduto a Milano giovedì, battuta dagli irpini grazie anche ai numerosi errori commessi dalla distanza. Bologna ha maggiori soluzioni, una panchina lunga e registra migliore precisione al tiro. Un’altra “bomba” di Moss, e l’Air è a -14. Brown – top scorer del match – porta nuove speranze di recupero con una tripla. Saranno le ultime, perché Bologna continua nel suo gioco senza mai incepparsi mentre gli irpini falliscono ancora da tre e vanno sotto di 15 quando manca un minuto ed è tutto ormai compromesso. E l’applauso del palazzetto accompagna la squadra fino all’ultimo istante. Finale 61-73

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