Avellino tra covid e flop di mercato, e la piazza rumoreggia

di Dino Manganiello

Va a cominciare la settimana che si chiuderà con il ritorno in campo dopo un mese di sosta, per metà forzata causa covid. Un ritorno in campo che per l’Avellino significherà assalto al secondo posto con lo scontro diretto casalingo contro il Monopoli, attualmente in classifica dietro solo al Bari, a due lunghezze dai biancoverdi. E i segnali non sono granché belli: 4 nuovi positivi nel weekend per un totale di 5 elementi del gruppo squadra in isolamento. Inoltre, i test amichevoli degli ultimi giorni hanno palesato un gruppo imballato, poco fluido, causa allenamenti a scartamento ridotto, carichi di lavoro anomali e amenità varie.

Intanto, va a cominciare anche la penultima settimana di mercato invernale. Ed anche qui non sono rose e fiori, anzi… Urge definire il futuro di D’Angelo (rinnovo o cessione), Carriero (adeguamento o cessione), Sbraga (cessione), ma anche di Rizzo (rinnovo), Mastalli e Mignanelli (utilizzati con il contagocce). Inoltre, in entrata, Pietro Iemmello sta per firmare con il Catanzaro, D’Orazio è stato depennato dalla lista di sbarco dalla Spal, Ceccarelli è un passo dalla Juve Stabia, Bianchimano è ai dettagli con la Viterbese. Davanti restano attive le piste che portano a Mattia Rossetti del Campobasso (con la conferma di Plescia) e a Jacopo Murano del Perugia, sul quale c’è però mezza serie C e in pole sembra esserci il Pescara. Ciciretti resta una suggestione, Giannone un’idea che ronza ancora. Ma ronzano a mo’ di brusio crescente anche i mugugni di una tifoseria speranzosa ma preoccupata, tendente al deluso, e che ha messo nel mirino l’operato del Ds, Salvatore Di Somma (nella foto insieme al tecnico Piero Braglia).

Due settimane per capovolgere la condizione umorale della piazza.

Una settimana per ripartire alla grande e provare a cominciare la rimonta.

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