Avellino, Perinetti: «I ricordi, il progetto e le scelte di mercato»

Avellino, Perinetti: «Pazienza non è in bilico, le pressioni e le soluzioni»

AVELLINO – Pomeriggio di presentazioni per l’U.S. Avellino 1912 che, dopo oltre cinquanta giorni di silenzio, è tornata sotto i riflettori ufficializzando Giorgio Perinetti. Il nuovo direttore generale dei lupi, che nella giornata di lunedì ha firmato un contratto biennale, si è presentato così alla stampa e alla piazza biancoverde.

Avellino, la conferenza di presentazione di Giorgio Perinetti

I SALUTI DEL DIRETTORE – «Ringrazio la proprietà per avermi dato questa opportunità. Ho trovato nel Presidente una figura che mi ha dato un senso di fiducia e di serenità. Sono davvero felice di avere questa opportunità al fianco della famiglia D’Agostino. Ho avuto delle richieste anche dall’esterno ma non era il caso. L’Avellino mi ha intrigato per la solidità del progetto ma anche per il territorio. Non voglio essere un semplice collaboratore».

I RICORDI LEGATI AD AVELLINO – «Recentemente è scomparsa una figura a me cara, Carlo Mupo, che è stato il primo a lanciarmi nel mondo del calcio. E lui era di Avellino. Anche ai tempi del Napoli, ho passato tante belle serate qui. Ricordo un derby non giocato che ha lasciato tristezza in tutti per la morte di un ragazzo. Tutte queste situazioni mi legano a questo ambiente ma non è il momento di fare promesse. Non c’è società che può vincere da sola pur essendo garante di impegni economici importanti. Non può vincere un allenatore da solo, non può vincere un direttore da solo. Una squadra, una società, i dirigenti, il presidente e gli allenatori possono confermarsi solo se l’ambiente si stringe attorno alla squadra. Insieme si possono raggiungere grandi risultati. Penso non sia giusto vivere di ricordi, si deve vivere per creare altri ricordi».

IL RAPPORTO CON RASTELLI – «Sono lieto di ritrovare un allenatore del calibro di Rastelli. Ci siamo chiariti e speriamo di dare a Rastelli gli elementi giusti, nei momenti giusti, anche se il mercato non è ancora iniziato. Ci vorrà un po’ di pazienza e soprattutto bisognerà mirare bene senza sbagliare».

COME RIPARTIRE SULLA SCORTA DEL PASSATO – «Sono il meno adatto a parlare del passato perché non l’ho vissuto. Ci sono state delusioni, tanti infortuni, situazioni di vario tipo, rapporti che si sono incrinati. Il discorso sul passato l’abbiamo affrontato per capire chi doveva rimanere e chi andar via. Bisogna andare dritto e capire dove possiamo arrivare».

Perinetti: «C’è ambizione e voglia di crescere. Spero di vedere il Partenio pieno»

IL PROGETTO – «La proprietà ha profuso impegno, non soltanto morale, ma materiale e fisico. L’ambizione è quella di avere una risposta che gratifichi questo impegno. L’allenatore sarà messo in condizione di essere l’allenatore di un Avellino vincente. Sono venuto qui per cercare di portare un contributo d’esperienza, per portare l’Avellino in alto a competere».

I 29 ELEMENTI IN ROSA – «Bisogna trovare un giusto compromesso. Faremo delle scelte. Parleremo con i calciatori che dovranno restare e chi invece cercheremo di cedere. C’è chi tra questi 29 sementì potrà fare parte di questo Avellino e chi invece dovrà andar via. Saremo fermi sulle nostre scelte».

I CONTINUI INFORTUNI – «Ho cercato di dare loro qualche consiglio. Ho chiesto loro lo sforzo di lavorare benne e avere una comunicazione tra loro più proficua. Stiamo valutando con la proprietà anche la possibilità di appoggiarci su una struttura esterna in modo da dare un ulteriore sostegno al nostro medico sanitario».

LA CLAUSOLA DI MISTER RASTELLI – «La clausola non la leggo nemmeno. Serve un po’ di ottimismo».

IL SETTORE GIOVANILE – «Abbiamo fatto una chiacchierata. Sono un patito del settore giovanile e lo considero un elemento centrale. Adesso però abbiamo come priorità quella di allestire una squadra. Con i giusti tempi approfondiremo anche questa tematica».


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