Avellino: non è finita ma che spreco, ora nuovo modulo e rivoluzione in mediana

di Dino Manganiello

Il latte ormai è versato. E se da un lato ci si ritrova a mangiarsi mani e gomiti per l’ennesima occasione sprecata, guardando l’altra faccia della medaglia si prova a farsi forza grazie ai segnali che arrivano dalla testa della classifica con un Bari che frena in casa, che prende tanti gol e che perde uno dei suoi uomini migliori, Ruben Botta.

Insomma, nonostante tutto, non si alza bandiera bianca. Però di cose che non vanno, ahinoi, ce ne sono. La stravagante tempistica sul mercato sta continuando a far danni. Mettiamoci poi la mancata decisione sul modulo di riferimento e le questioni in sospeso all’interno della rosa e le cose diventano parecchio complicate. Primo fronte: manca una settimana alla chiusura della finestra invernale e si cerca ancora l’esterno offensivo da affiancare alla batteria già in forza ai biancoverdi.

Secondo fronte: per mettere in campo contemporaneamente Maniero e Murano, serve mettere mano al sistema tattico. Niente tridente, impossibile il 3-5-2 per i tanti esterni che sarebbero esclusi, le due opzioni a meno di sorprese sono il 4-2-3-1 con Murano sottopunta o il 4-2-4. In entrambi i casi, due centrali dietro e due mediani.

Ed eccoci al punto: D’Angelo ormai è un separato in casa e vuole fortemente la B ed il Cosenza, che però deve sborsare qualcosina per evitare che il club irpino possa restare con il cerino in mano. Aloi è in scadenza e malvisto dalla piazza. Mastalli è da mediana a tre e il Monopoli lo prenderebbe di corsa. Se due di questi tre dovessero partire, potrebbe anche essere necessario andare su un centrocampista. Ed allora occhio all’asse Avellino-Turris: ai corallini piace Sbraga, ai biancoverdi Franco. Vedremo.

In coda, ricordiamo che anche Rizzo deve rinnovare e che Mignanelli continuare a chiedere lumi su utilizzo o destinazione.

Foto di Maurizio Di Domenico

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