Avellino: le grane contrattuali da risolvere, poi i colpi in attacco

di Dino Manganiello

I giorni che passano confermano il cambio di strategia in casa Avellino: svanito il progetto trattativa-lampo, ora si attende il momento giusto per piazzare il colpo, rischiando però le ire della piazza (delusa dal flop Iemmello) e che il campionato riprenda senza ancora i necessari rinforzi visto che l’occasione propizia potrebbe anche materializzarsi sulla sirena.

Salvatore Di Somma tiene comunque tese le lenze con gli ami lanciati per i vari Bianchimano, Rossetti, Magnaghi (per il ruolo di punta centrale) nonché per Murano, Giannone, Ciciretti, D’Orazio, Ceccarelli e Giuseppe Giovinco (come esterno offensivo). Senza dimenticare che cammin facendo, a questo punto, possono sbucar fuori opzioni impreviste e golose.

Piuttosto, la priorità sembra essere diventata un’atra: definire i casi contrattuali come quelli che riguardano Rizzo, D’Angelo (rinnovo) e Carriero (adeguamento). Senza dimenticare che urge definire il futuro di Aloi (in scadenza), Mignanelli, Sbraga e Mastalli (immusoniti per scarso utilizzo). Chiudere questo spinoso capitolo servirebbe ad avere il quadro completo delle operazioni e consentirebbe di concentrare le energie verso gli obiettivi giusti in entrata.

Intanto lunedì saremo già oltre la metà della finestra di mercato invernale e comincerà la settimana che culminerà con Avellino-Monopoli. La squadra si allena tra le difficoltà del covid. E tra qualche incertezza di troppo.

SPOT